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Roma
Influenza killer: da settembre ha ucciso 8 volte, 63 i casi gravissimi

Da settembre ad oggi l'influenza ha provocato il decesso di 8 persone mentre sono stati 63 i casi gravi. Il dato emerge da una nota dell'Istituto superiore di Sanita ed è registrato dal sistema di sorveglianza di 10 Regioni e Province Autonome. L’età mediana dei casi segnalati è di 71 anni.

 

I decessi sono avvenuti nel Lazio (1) , Veneto (2) , Sicilia e d Emilia Romagna (4). Tutte le vittime segnalate al sistema, presentano almeno una patologia cronica preesistente. Le più rappresentate sono  malattie respiratorie croniche (48,3%), seguite dalle malattie cardiovascolari (46,7%), dal diabete (31,7%) e dall’obesità (18,3%) e lo stesso quadro clinico è valido per l'83% dei casi gravi.

Non è stato segnalato nessun caso critico  di influenza confermata in donne in gravidanza. Nella maggior parte dei casi gravi è stato isolato il virus A/H3N2 (58,2%), seguito dal virus A/H1N1pdm09 (7,2%) e dal virus B (3,6%). I virus Michigan e Bolzano mutati. Nel 31% dei casi gravi e nel 25% dei decessi non è stato possibile tipizzare i virus di tipo A isolati. Nel 75% dei decessi è stato isolato il virus A/H3N2.
Dalla stagione pandemica 2009/2010 è attivo in Italia il monitoraggio dell’andamento delle forme gravi e complicate di influenza stagionale. Secondo il protocollo operativo in uso, le Regioni e Province autonome sono tenute a segnalare al Ministero ed all’Istituto Superiore di Sanità i casi gravi e complicati di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano il ricovero in Unità di terapia intensiva (UTI) e/o, il ricorso alla terapia in Ossigenazione Extracorporea a Membrana (ECMO). Questa sorveglianza si prefigge di raccogliere da Regioni e Province autonome informazioni sulle forme gravi e ai decessi per meglio conoscere l’epidemiologia delle forme gravi nel Paese anche in termini di possibili fattori di rischio e cambiamenti nel corso dell’epidemia.

I CONSIGLI

"Nonostante un stagione influenzale particolarmente dura, sottolinea Caterina Rizzo, epidemiologa dell'Iss, i numeri non sono preoccupanti. "Sono numeri che ci aspettavamo - afferma l'esperta -, anche se vale la pena di rinnovare l'appello soprattutto agli anziani, che sono quelli più colpiti dagli effetti gravi dell'influenza, perché applichino misure di protezione individuale, dal lavare spesso le mani all'evitare persone con sintomi, specie se non vaccinati".

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