A- A+
Roma
Le start up trainano la crescita. Boom di aziende giovani e hi-tech a Roma

di Valentina Renzopaoli

 

Lazio tra le regioni leader per numero di start up innovative, e quasi 9 su 10 nascono a Roma.


Le nuove aziende definite “innovative” nate tra il 2013 e il 2017 sono 824: il 38% si occupa di produzione software e consulenza informatica, il 12% dei servizi d'informazione, l'11% di Ricerca e Sviluppo, il 4% è impegnato in attività di direzione aziendale e consulenza;  poco più di un terzo (35%) è attivo in altri 51 settori.
I dati emergono dal rapporto “L’economia delle Regioni italiane e i rapporti tra amministrazioni territoriali e imprese” realizzato in occasione della tappa conclusiva a Roma della terza edizione dell’Osservatorio di I-Com sulle relazioni territorio-impresa (ORTI). Il report è stato curato dal presidente di I-Com Stefano da Empoli e dal direttore dell’Area Istituzioni Gianluca Sgueo.

L'analisi, effettuata al livello nazionale, ha evidenziato una crescita accelerata nel Mezzogiorno delle piccole imprese innovative, dove il tasso anno medio è stato dell'82%, più della media nazionale che si attesta al 78%. Se nel 2013 le start up in Italia erano solo 824, alla fine del 2017 risultano 8.381: nell'arco di soli quattro anni, il numero delle imprese è aumentato di dieci volte. La regione in testa alla classifica è la Lombardia (con 1955 imprese), seguita dall'Emilia Romagna (867), a poca distanza dal Lazio (820).

In particolare, nel Lazio il 16% delle start-up laziali è a prevalenza femminile (ossia, oltre il 50% di capitale sociale e amministratori è rappresentato da donne) e la stessa percentuale vale anche per la città di Roma. Oltre due su 10 hanno una prevalenza di giovani, solo il 3% ha prevalenza di stranieri.

Spiega Stefano da Empoli, presidente di I-Com: “In tema di start-up innovative il Lazio rappresenta in termini assoluti una delle regioni leader in Italia, grazie soprattutto al ruolo della Capitale. Come avviene in altre parti del mondo, la maggiore propensione all’innovazione si registra nella realtà più urbanizzata della regione anche in virtù della presenza più rilevante di università, di acceleratori d’impresa, come Luiss Enlabs, e di spazi di co-working”. E prosegue: “ In questo senso si conferma fondamentale, affinché le start-up possano nascere e poi svilupparsi, l’esistenza di un ecosistema che le sostenga. Poter ricevere i fondi di un acceleratore o disporre di spazi in cui lavorare a costi molto ridotti – per di più in un ambiente stimolante dal punto di vista dell’innovazione – può certamente fare la differenza e consentire a un’impresa neonata di resistere e strutturarsi nel tempo”.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
economiahi techi-comimpresaimprese innovativeinformativalaziomezzogiornoromastart upstefano empoli






Elezioni europee, capolavoro dell'ovvio del Pd Tarquinio: “La pace è meglio”

Elezioni europee, capolavoro dell'ovvio del Pd Tarquinio: “La pace è meglio”


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.