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Roma
Maria Elena Boschi, nostalgia: “La Dc non c’è più, l’impegno dei cristiani sì”
Maria Elena Boschi a Civita Castellana

Matteo Renzi appoggia il candidato di Forza Italia Vito Bardi e a pochi chilometri da Roma, a Civita Castellana, Maria Elena Boschi abbraccia il rinnovato impegno dei cattolici in politica. E se due indizi non fanno una prova, la svolta di Italia Viva verso il Centro-Destra è un sospetto fondato.

Anche perché al convegno di sabato 16 “Per dare un’anima alla democrazia” nella sala Conferenze della Curia di Civita Castellana in piazza Matteotti, accanto al vescovo Marco Salvi, già sacerdote di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, c'erano l'amico Andrea Romizi, Forza Italia, ricandidato a Perugia come sindaco alle elezioni di giugno. E da due gli indizi diventano quattro.

Il Vescovo Salvi mette da parte la Madonnina di Trevignano

Per un giorno il vescovo Salvi, dimentica la burrasca della Madonnina di Trevignano e si tuffa nella politica “Non per inseguire una nostalgia ma per un contributo utile alle persone per riscoprire i contenuti dell’agire del cattolico nella “Res pubblica”. E ascolta il racconto della Boschi: “La politica non era il mio sogno, non avrei mai pensato di farla in prima persona, anche se ne ho respirato l’aria in casa le riunioni politiche , nel piccolo paese dove abitavo, venivano fatte a casa mia. Sono cresciuta in una fase, ai tempi di Tangentopoli, in cui si credeva che la politica fosse qualcosa di sporco, si stava vivendo una stagione antipolitica. Non era così scontato l’impegno di un giovane in questo campo”.

L'incontro con Matteo Renzi, la “folgorazione”

Ancora la Boschi: “Ho incontrato Matteo Renzi, dal quale ho visto l’impegno e il modo di governare e assumersi delle responsabilità. Io ho cercato di vivere il mio impegno politico da cristiana, non tanto ostentando simboli politici ma con il modo di agire, l’essere cioè onesti e preparati. Essere cristiani è un attitudine, anche e soprattutto nel modo in cui ci si confronta con gli altri, con gli avversari. Il mio impegno in politica ha due obiettivi: eliminare le ingiustizie e accendere la speranza. Non serve a niente avere le mani pulite se le teniamo in tasca, occorre sporcarle impegnandosi“.

La confessione di Maria Elena: "Sono una cristiana imperfetta"

La conclusione è un messaggio chiaro: “Ognuno di noi ha le proprie idee e le afferma in modo netto, essere moderati è una questione di gentilezza in politica e non toglie forza alle idee altrui. Anche se la democrazia cristiana non c’è più, l’impegno dei cristiani in politica non viene meno. Sono una cristiana imperfetta, non sempre è facile coniugare l’impegno politico con gli insegnamenti della chiesa. Noi cristiani dobbiamo essere lievito per il mondo, dobbiamo impegnarci per offrire ai ragazzi occasioni di crescita”.

Tornano le parole della Pascale alla Leopolda

E con l'abbraccio a Forza Italia tornano le parole di Francesca Pascale alla Leopolda: “Matteo è l'unico erede di Silvio, Silvio considerava Matteo un genio: oggi lui è l’unico leader a portare avanti il progetto di Berlusconi”.







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