Roma
Sequestrati beni per 5 milioni a un imprenditore legato alla mafia calabrese
Claudio Cannavò è coinvolto in indagini legare a usura, riciclaggio e associazione a delinquere
Claudio Cannavò, un imprenditore pregiudicato vicino alla mafia calabrese si è visto confiscare beni per un valore di 5 milioni di euro.
La Guardia di Finanza ha accertato che l'uomo aveva cercato di nascondere la reale titolarità di immobili e società intestandoli a membri della sua famiglia. Un primo sequestro era avvenuto nel febbraio 2015, quando a Cannavò erano stati confiscati 17 unità immobiliari e sei automobili per un valore complessivo di circa 3 milioni e mezzo di euro. Dopo ulteriori indagini, le autorità hanno proceduto con l'ulteriore confisca di una società operativa nel settore delle sale giochi, un altro veicolo e un B&B per un valore di 1 milione 200 mila euro e di altre disponibilità finanziarie per oltre 500 mila euro. Cannavò è stato coinvolto in diverse indagini per associazione a delinquere, riciclaggio, porto abusivo d'armi, lesioni personali e usura vantando anche rapporti con pregiudicati mafiosi calabresi.



