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Angelo Maria Perrino

Tennis al Foro, hostess “tartassate”. Ma c'è chi alle avacens dice no

Clizia Rienzi, professione fotomodella, hostess agli Internazionali racconta

Tennis al Foro, hostess “tartassate”. Ma c'è chi alle avacens dice no

Pappagalli del Foro Italico attenti a non urtare la suscettibilità delle hostess: il rifiuto è dietro l'angolo. Perché se gli Internazionali d'Italia sono un'occasione di incontri e una sfilata di bellezze, è altrettanto vero che il classico rimorchio rischia di essere una missione impossibile.


Lo giura Clizia Rienzi, sangue amatriciano nelle vene e figlia di ristoratori che hanno perso i locali nel dramma del terremoto e che a Roma corre da un set fotografico al Foro Italico dove lavora come hostess.

Allora Clizia, quante avances ha ricevuto in questo giorni al Foro?
“Guardi, se ci sta e ti fai vedere le occasioni non mancano. Tra steward, sicurezza, polizia e giocatori... c'è spazio per chi vuole diciamo fare incontri”.

Non ha riposo alla domanda: quante volte al giorno?
“Neanche una. Io accompagno gli spettatori al loro posto , li faccio accomodare e poi torno indietro. Non c'è neanche il tempo per respirare”.

Sicura?
“No, perché se dovessi incontrare Mariano Di Vaio (il blogger e cantante) allora un pensierino....”.

E io giocatori del grande tennis?
“E chi li vede”.

Parliamo di lei...
“Allora: romana, 22 anni, studentessa di Scienze Infermieristiche e laurea prevista a marzo del 2018. Professione: fotomodella”.

Sogni?
“Quello di aprirmi un'agenzia tutta mia con tante ragazze intelligenti e serie”.
Ma sino a prova contraria tutte le ragazzine che approcciano alla fotografia o alla moda sono serie. Giusto?
“Diciamo che nella massa ci sono tante ragazze che hanno poca testa e sono pronte a tutto”.


Coma ha cominciato?
“Avevo 16 anni e per gioco. Uno stilista mi ha proposto di partecipare a un concorso che si chiamava “un volto per fotomodella” e da allora non mi sono più fermata: hostess e fotomodella con una piccola perla nella mia carriera: ho posato per un maestro fiorista, Giuseppe Spurio Riposati che è l'uomo che realizza abiti coni fiori in occasione del Festival di Sanremo”.

Diamo i numeri?
“E diamoli. Sono alta 1,72 e seno, vita e fianchi sono rispettivamente 94, 65, 93”.

Fotomodella ideale?
“Piuttosto sono affascinata da una “donna ideale”, Marilyn Monroe. E' stata una donna rivoluzionaria con uno stile indiscutibile. Poi adoro gli anni '80 e le pin up”.

Una giovane che pensa poco giovane?
“Forse è vero, rispetto alla mia età anagrafica sono “avanti”.

Fidanzata?
“No”.

Visto che non dà confidenza sugli spalti del tennis, non è che ha un caratteraccio?
“Macché, lavoro sempre non ci sono mai e non ho tempo per star dietro a un ragazzo che tutti i giorni mi dice di stare con lui. Poi il mio mondo è un po' particolare e facendo la fotomodella sei esposta alla visione di tutto. Che sia un bikini o un abito fashion ti vedono tutti e un uomo geloso non potrà mai stare con me”.

Ma lei non è gelosa?
“Gelosa sì ma per le cose serie. I rapporti si basano sulla fiducia. Ognuno deve avere i suoi spazi. Non sono mica stupida”.

Proposte e lusinghe al tennis?
“E dagli. Io vado lì per lavorare”.


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