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Roma
Terremoto M5S, la coppia Raggi-Della Casa non molla: “Traditi dai consiglieri”

Dopo la sfiducia votata all'unanimità da tutto il Consiglio, in Municipio IV è guerra nel Movimento 5 Stelle: da un lato la coppia composta dalla Raggi e dalla fedelissima oramai ex presidente Della Casa, dall'altra i 15 consiglieri municipali sospesi dal capo politico Crimi ed alcuni membri pentastellati dell'aula Giulio Cesare.

 

Presidente Della Casa. Anzi, ex presidente, partiamo dalla mozione, votata all'unanimità dai tutti i consiglieri. Durante il consiglio è stata attaccata su tutti fronti. Non c'è stato modo di evitare la sfiducia?

“Il modo ci sarebbe stato se i consiglieri del Movimento avessero parlato prima di depositare la mozione. Invece loro hanno voluto fare tutto di fretta, senza ascoltare nessuno, senza parlarne né con me, né con i membri della Giunta. Da parte mia c'è sempre stata disponibilità a trovare una soluzione ma evidentemente le mie proposte a loro non andavano bene”.

Ieri ha detto che “il tempo è finito a causa di chi non ha interesse verso i cittadini”. Si stava riferendo al Gruppo M5S?

“Noi siamo stati eletti con il 68% delle preferenze, abbiamo ricevuto un mandato dai cittadini. Hanno attaccato me per una cattiva gestione, ma allo stesso tempo hanno voltato le spalle ai cittadini. Quindi sì, mi riferivo al Gruppo 5 Stelle”.

Lei è considerata una fedelissima del sindaco Raggi. L'ha sentita dopa la votazione della mozione? Cosa le ha detto?

“Sì, ci siamo sentite. Io penso sia normale per una squadra che lavora insieme condividere sia i successi, che gli insuccessi. C'è molto dispiacere perché quello di ieri è stato un tradimento ai cittadini, una mancanza di rispetto nei confronti di Roma Capitale che, in questo momento di emergenza sanitaria, ora dovrà anche gestire questo ulteriore problema”.

Qualora Raggi le proponesse di restare come delegata, come successo nei precedenti municipi M5S sfiduciati, lei accetterebbe?

“È una scelta del sindaco. Qualora me lo chiedesse, io accetterei perché ho stima nel suo lavoro e Raggi sa che può contare sempre sul mio contributo. Se invece Raggi opterà per un altro nome non ci saranno problema. Quel che è certo è che il territorio ha bisogno di aiuto”.

Vito Crimi, capo politico del Movimento, ha sospeso tutti e 15 i consiglieri che hanno presentato la mozione, avviando anche un procedimento disciplinare. Per quale motivo ha preso le sue difese? Se uno vale uno, perché ha preferito ascoltare lei piuttosto che la voce del Gruppo municipale?

“Crimi ha semplicemente applicato il regolamento del Movimento. Nel codice etico che tutti noi firmiamo, viene specificato che non si possono fare sfiducie da parte del Gruppo nei confronti di ministri, sindaci, presidenti di municipi e via di seguito. In più il Gruppo M5S del IV Municipio non si è confrontato con nessuno, procedendo con la sfiducia in solitaria. Gli eletti non rappresentano la totalità degli iscritti ed il Gruppo sapeva benissimo che senza un confronto sarebbe stata inevitabile la sospensione dal Movimento”.

Resterà nel Movimento 5 Stelle o dopo questa sfiducia si tirerà fuori?

“Io credo fortemente nei valori del Movimento. Ci credevo prima, e continuerò a farlo anche dopo questa sfiducia”.

Se è stata sfiduciata da 24 consiglieri su 24 vuol dire che qualcosa è andato storto. Ha qualcosa da rimproverarsi?

“Io non credo che qualcosa sia andato storto. Dietro al Gruppo e dietro alla mozione di sfiducia ci sono altri schemi, schermi che guardano alle elezioni del 2021. L'adesione dell'opposizione non mi preoccupa, che era scontata. Io ho lavorato con impegno, non sono Wonder Woman ma la mia Giunta ha ottenuto risultati importanti in questi 4 anni ed il territorio lo ha riconosciuto”.

Tra un anno a Roma si tornerà a votare. Lei cosa farà? Si ricandiderà? Punterà verso un posto in Campidoglio?

“Io fino ad adesso ho lavorato per il territorio. Al futuro non ci ho pensato. Andranno fatte delle scelte ponderate all'interno di tutto il Gruppo romano. Io sono anni che faccio l'attivista, anche prima di essere eletta. Il mio impegno non si fermerà, ma per eventuali ruoli futuri c'è tempo”.

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