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Roma
Ucraina, allarme tubercolosi. A Roma scatta il monitoraggio sui profughi

Non bastavano il Covid e la guerra, fra gli ucraini scatta l'allarme tubercolosi. A Roma è stato istituito un ambulatorio dedicato alla sorveglianza dello stato vaccinale dei profughi in fuga dalla guerra.

Roma accoglie i migranti ucraini in fuga dalla guerra e predispone un'assistenza anche di tipo sanitario. Nei giorni scorsi la Regione Lazio aveva comunicato la trasformazione dell' hub vaccinale contro il Covid-19 alla stazione Termini in un punto di assistenza sanitaria per gli ucraini arrivati a Roma. Insieme alle associazioni umanitarie e alla Caritas le istituzioni hanno prontamente attivato una rete di sostegno e assistenza per i cittadini fuggiti dalla guerra. Fra questi un numero verde dedicato che permette ai richiedenti di avere assistenza sanitaria e cure farmacologiche gratuite.

Controlli anti Covid fra i profughi

Fra le varie attività di assistenza svolte dal personale sociosanitario nei confronti dei profughi c'è stata sicuramente la valutazione dello stato di vaccinazione di ogni persona giunta in Italia. Per far fronte anche all'emergenza sanitaria gli ucraini, una volta giunti nella capitale, sono stati sottoposti a controlli anti Covid 19. Tutti coloro che vengono dall'Ucraina devono infatti sottoporsi a un tampone entro le 48 ore dall'ingresso nel paese. Il coronavirus non è però l'unico a preoccupare le autorità sanitarie.

Ucraina a rischio endemia di tubercolosi

L'Ucraina è infatti inserita dall'Oms tra i Paesi a elevata endemia di tubercolosi (Tbc). E' infatti fra i dieci paesi mondiali con il più alto carico di tubercolosi resistente ai farmaci.

Questo ha fatto attivare dei protocolli sanitari differenti e rendere necessario, all'Istituto Spallanzani, l'istituzione di un ambulatorio dedicato alla sorveglianza dei migranti. Sono molti, infatti, gli ucraini giunti nella regione sprovvisti della vaccinazione contro il coronavirus e questo ha fatto scattare maggiormente la necessità di evvettuare uno screening per verificare anche le altre vaccinazioni.

D'Amato: "In corso screening sulla Tbc"

A tal proposito l'assessore alla sanità della regione Lazio, Alessio D'Amato, ha comunicato: "Sono in corso tutte le attività di valutazione dello stato vaccinale di chi sta arrivando dall'Ucraina, soprattutto i minori e chi non ha completato il percorso delle vaccinazioni lo farà secondo le regole vigenti in Italia e c'è una attenzione particolare soprattutto a polio, tetano e si sta facendo anche uno screening sulla Tbc".

L'aiuto della Regione Lazio: più di 10mila posti letto per ucraini

La Regione Lazio ha tenuto una conferenza stampa in mattinata per illustrare gli interventi e le misure messe in campo dall’unità di crisi per l'emergenza Ucraina. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con il quale, in sinergia anche con il Prefetto, è stata istituita una task force per fronteggiare concretamente l'emergenza ucraina e gestire il flusso di profughi. Fra i dati condivisi dal presidente Nicola Zingaretti nel corso della conferenza stampa c'è stato quello relativo all'ospitalità garantita: ''Abbiamo censito fino a 10mila posti letto nel Lazio per i profughi che potrebbero arrivare dall'Ucraina''.

Ospedali aperti per profughi ucraini

E a proposito di ospedali, come annunciato dal presidente Zingaretti: "All'Ospedale Bambino Gesù arriveranno 30 bambini provenienti dall'Ucraina che necessitano di cure". Spalancate le porte dei reparti oncologici dove andranno i minori, in fuga dalla guerra, che necessitano di terapie.

Trasporto regionale gratuito

Nel corso della conferenza la Regione ha anche annunciato un ulteriore aiuto per gli ucraini presenti nel Lazio: 'I cittadini ucraini potranno usufruire del trasporto gratuito con il Cotral su tutto il territorio regionale''.

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