Zingaretti e Bettini scelgono Gualtieri: sarà lui l'uomo Pd alle Comunali Roma - Affaritaliani.it

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Zingaretti e Bettini scelgono Gualtieri: sarà lui l'uomo Pd alle Comunali Roma

L'ex titolare del Mef sfiderà Raggi, il candidato del centrodestra e Calenda: quest'ultimo anche alle Primarie, se ci starà

di Fabio Carosi

Due ore di conclave tra Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini per decidere il candidato a sindaco di Roma per il Pd, con l'opzione della Primarie. Con la tentazione di autocandidarsi e considerando che sarebbe stato un terremoto sulla segreteria del Pd a un anno dalle elezioni, la scelta è caduta su Roberto Gualtieri, ministro dell'Economia facente funzioni uscente del Governo Conte.

Il professore che ha guidato la fragile economia italiana durante la prima fase della pandemia e “sostituto” di Paolo Gentiloni come deputato eletto alle suppletive del collegio uninominale Lazio 1 del marzo dello scorso anno, dovrà dunque cimentarsi con le urne e affrontare – da tecnico a tecnico – i bollenti spiriti elettorali di Carlo Calenda. Anche se il primo “scontro tra titani” dovesse avere come terreno le Primarie, sulle quali Bettini e Zingaretti hanno lasciato un margine di trattativa con gli alleati. Quale dei due vincerà, avrà l'appoggio di tutta la coalizione contro Virginia Raggi e contro il candidato fantasma del centrodestra.

La scelta del Pd di “sacrificare su Roma” Gualtieri non è casuale ed è frutto di una serie di riflessioni. Dal punto di vista tecnico la personalità di Gualtieri è poco discutibile e segna il ritorno del Pd a pensare a Roma dopo l'esperienza di Ignazio Marino e del renziano Roberto Giachetti con un nome che viene dall'anima più profonda dei Dem, l'ex potentissima Federazione Giovanile Comunista italiana, “allevamento” dello stesso Zingaretti e del sodale Bettini. Poi il cv di Gualtieri è una garanzia, così come la sua romanità e la relazione con la città. Infine, ed è l'elemento che cambia le carte in tavola sulle elezioni, candidare l'ex ministro dell'Economia significa togliere il cavallo di battaglia del degrado dalla faretra del centrodestra e spostare l'attenzione sulla madre di tutti i temi: per Roma occorre ricostruire un tessuto economico in ginocchio e prima ancora del tormento delle buche, mettere il lavoro al centro del progetto per Roma. Quello che la bassa politica chiama “decoro” con le sue buchette e il piccolo cabotaggio che ne consegue, rischia di naufragare di fronte a chi pensa a Roma come città europea. Virginia Raggi e il centrodestra sono avvisati. Gualtieri, al di là delle capacità personali, è un osso duro da battere.

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