Società estinta: Equitalia deve notificare di nuovo ai soci
In caso di cancellazione di una società in nome collettivo (cd. SNC) Equitalia può rivalersi sui soci SOLO SE EMETTE UN NUOVO ATTO ESATTORIALE.
Ciò è quanto emerge da una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, dove i giudici hanno espressamente chiarito come in caso di cancellazione di una società in nome collettivo dal registro delle imprese, Equitalia possa agire nei confronti dei soci per ottenere il pagamento dei debiti fiscali della società solo se emette nei confronti di questi ultimi una nuova cartella di pagamento specificamente intestata a loro.
Equitalia, infatti, non può chiedere ai soci il pagamento dei debiti fiscali della società sulla base degli stessi atti esattoriali emessi nei riguardi della società cancellata (Sentenza n.672/3/2017 depositata in segreteria il 23/02/2017, Presidente Dott. Angelo Raffaele SILVESTRI, liberamente visibile su www.studiolegalesances.it – sezione Documenti).
Nello specifico, Equitalia aveva notificato ad una contribuente, nella sua qualità di ex socia di una s.n.c. (estinta per cancellazione volontaria), tre atti esattoriali con i quali veniva richiesto di saldare vecchie cartelle di pagamento emesse nei confronti della predetta società.
A seguito di ciò, la contribuente, difesa dall’Avv. Matteo Sances, presentava formale ricorso.
Il ricorso veniva così accolto dai Giudici della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, i quali hanno affermato che «con l’impugnazione … si contesta la legittimità della pretesa in quanto esercitata nei confronti di un soggetto giuridicamente inesistente. E la censura coglie nel segno. Con gli atti impugnati, infatti, Equitalia intima il pagamento non ai soci ma alla società, ormai cancellata ed inesistente. L’agente per la riscossione, invece, avrebbe dovuto identificare i soci della società al momento della cancellazione ed emettere una nuova cartella di pagamento per legittimare, ai sensi della richiamata disposizione, la riscossione in danno di questi».
Si spera dunque che tale importante chiarimento possa permettere ai contribuenti di comprendere al meglio i propri diritti nei confronti del Fisco.
Dott. Hiroshi Pisanello
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