Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
NOVITA’ PER PROGETTI SPAZIALI, CRANIOSTENOSI, DONAZIONI DI SANGUE E...
dott. Renato dal Compare, presidente HSOS Donatori Sangue e Memo Remigi, testimonial

Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero

NOVITA’ PER PROGETTI SPAZIALI, CRANIOSTENOSI, DONAZIONI DI SANGUE, GIUSTIZIA, ERASMUS PLUS E AMBIENTE

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: vorrei donare il sangue, ma è vero che ci sono regole europee in merito? Paolina Varete

Risposta: nei Paesi dell’Unione Europea ogni anno vengono effettuate oltre 25 milioni di trasfusioni e 8 milioni di litri di plasma sono inviati alla produzione di farmaci come il fattore VIII e IX per la cura dell’emofilia, le immunoglobuline e l’albumina, impiegata in alcune patologie del fegato e dei reni. E’ costante l’impegno della Commissione europea su queste tematiche e sulla normativa europea che, oltre a fissare nuovi livelli di qualità e sicurezza, permette di gestire in modo uniforme i sistemi di vigilanza e tracciabilità. Può chiedere tutti i dati su come donare il sangue in sicurezza alla associazione HSOS –Donatori di Sangue che si distingue per serietà a livello nazionale ed europeo (http://www.hsos-donatori.org) e che proprio di recente ha avviato una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di donare il sangue in piazza della Scala alla presenza dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera e dell’assessore alle politiche sociali Stefano Bolognini, con testimonial di eccezione Memo Remigi.

Domanda: salve al figlioletto di un mio parente è stata diagnosticata la craniostenosi, ci sono dei referenti italiani od europei? Marcello Nutto

Risposta: sì Le segnalo l’associazione AICRA Associazione Craniostenosi Onlus (www.aicra.it) referente italiano e nel cui Comitato scientifico ci sono i massimi esperti a livello anche europeo per tale patologia. Le Craniostenosi costituiscono un gruppo eterogeneo di malformazioni congenite rare che trovano in un’anomalia dello sviluppo cranico l’espressione clinica comune, ma che differiscono per gravità, evoluzione e risposta al trattamento chirurgico. Il riconoscimento clinico della malformazione cranica e la diagnosi corretta della malattia sono fondamentali per la formulazione di una terapia efficace ed AICRA si pone, tra i suoi obiettivi, quello di diffondere la conoscenza di questa malattia rara e di stare vicino alle famiglie dei piccoli pazienti dal momento della diagnosi fino al post operatorio. Inoltre i membri del suo Comitato scientifico fanno parte anche delle reti europee ERN - European Reference Network creati dalla Commissione europea che hanno proprio l'obiettivo di migliorare la diagnosi e la cura di malattie rare o complesse come questa.

Domanda: sono un appassionato di spazio cosa fa l’Unione europea in questo settore? Romano Busteri

Risposta: di recente si sono ricordati i vent’anni del programma Copernicus e sono venuti in Italia ben due Commissari europei ovvero Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, industria, imprenditoria e pmi) e Tibor Navracsics (responsabile del Centro comune di ricerca della Commissione europea) a Baveno in quanto nel 1998 proprio lì è stato firmato un manifesto che proponeva di istituire un programma europeo di monitoraggio ambientale. Oggi Copernicus è un simbolo della potenza spaziale europea. Grazie ai sette satelliti attualmente in orbita, ogni giorno è possibile accedere a decine di terabyte di dati gratuiti, utilizzati per contribuire a salvare vite in mare, migliorare la risposta alle catastrofi naturali come i terremoti, gli uragani, gli incendi boschivi e le inondazioni e consentire agli agricoltori di gestire meglio i raccolti. Lo spazio è un fattore chiave per l'economia dei dati e delle applicazioni, ragion per cui la Commissaria Bieńkowska ha annunciato l'avvio dei servizi di accesso alle informazioni e ai dati di Copernicus (DIAS), piattaforme guidate dall'industria per aumentare l'accesso ai dati da parte di start-up innovative e altri utenti, che saranno in grado di scoprire, elaborare e scaricare i dati in modo più semplice ed economico. A Ispra Il Centro comune di ricerca, grazie a Copernicus (ec.europa.eu/jrc) fornisce prodotti e servizi in base ai dati generati dai satelliti. Copernicus copre sei aree tematiche: monitoraggio del territorio, monitoraggio dell'ambiente marino, monitoraggio atmosferico, cambiamenti climatici, gestione delle emergenze e sicurezza. Nel quadro del programma spaziale dell'UE dopo il 2020 del valore di 16 miliardi di euro, la Commissione europea propone di espandere i servizi esistenti per soddisfare le esigenze emergenti, quali il monitoraggio delle emissioni di CO2 e le missioni polari per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici.

Domanda: organizzo eventi per i giovani ci sono dei bandi aperti? Marisa Parso

Risposta: sono aperti dei bandi del programma europeo Erasmus Plus che cofinanzia progetti nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. In particolare si possono presentare domande di cofinanziamento per progetti di mobilità individuale nel settore della gioventù e progetti ed iniziative per l’Azione chiave 3 denominata Dialogo strutturato che cofinanzia incontri tra giovani e decisori politici. La prima scadenza è al 4 ottobre 2018. Si ricorda che Erasmus Plus ha un budget totale di 2490, 9 milioni di euro così suddivisi ovvero per il settore istruzione e formazione ben 2253,2 milioni di euro; per il settore Gioventù 188,2 milioni di euro; per le azioni Jean Monnet 12,1 milioni di euro e per i progetti relativi allo Sport 37,4 milioni di euro.

Domanda: si parla tanto di diritti europei ma ci sono dei fondi nel settore? Nestore Ludesci

Risposta: Le segnala alcuni bandi aperti inerenti il programma comunitario denominato ‘Diritti, uguaglianza, cittadinanza’. Un bando (rif. REC-RDAP-GBV-AG-2018) che cofinanzia progetti di prevenzione e lotta contro la violenza di genere e sui minori con scadenza al 13 novembre 2018; un bando (rif. REC-RRAC-HATE-AG-2018 ) per autorità pubbliche sulla prevenzione e la lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza, in particolare i crimini dettati dall’odio e l’incitamento all’odio con scadenza al 27 settembre 201; un bando (rif. REC-RRAC-ONLINE-AG-2018) per il monitoraggio, la prevenzione e il contrasto all’incitamento all’odio online con una prima scadenza al giorno 11 ottobre 2018; un bando (rif. REC-RRAC-RACI-AG-2018) sulla prevenzione e lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza con scadenza al 4 ottobre 2018; un bando (rif. REC-RDIS-DISC-AG-2018) che cofinanzia progetti nazionali e transnazionali volti a promuovere il principio di non-discriminazione e l’integrazione dei Rom con una prima scadenza al 9 ottobre 2018; un bando (rif. REC-RDIS-NRCP-AG-2018) di sostegno alle Piattaforme Nazionali per i Rom con scadenza al giorno 8 novembre 2018. Inoltre si segnalano anche per il settore Giustizia tre nuovi bandi ovvero un bando (rif. JUST-JACC-AG-2018) che cofinanzia progetti transnazionali a favore dei diritti delle persone sospettate o accusate di reato e i diritti delle vittime con scadenza al 19 settembre 2018; un bando (rif. JUST-JACC-EJU-AG-20178) che cofinanzia progetti nazionali e transnazionali in materia di e-Justice con scadenza al 16 ottobre 2018; un bando (rif. JUST-JTRA-EJTR-AG-2018) per progetti transnazionali sulla formazione giuridica in materia di diritto civile, diritto penale o diritti fondamentali con scadenza al 25 ottobre 2018.

Domanda: sono uno studente specializzando e vorrei fare ricerca nel settore ecologico; in Italia ci sono realtà che utilizzano bene i fondi europei nel settore ambientale? Io abito nel Ticino e ci sarebbe molto da fare come attività, grazie. Monica Zarese

Risposta: Sì, ad esempio dal 2011 la Fondazione Cariplo sostiene, attraverso un budget dedicato, progetti presentati da enti no-profit che si candidino ai principali programmi europei in ambito ambientale (es. Life, Interreg, Alpine Space, etc). In particolare, le tematiche considerate sono tutela della biodiversità e sviluppo della connessione ecologica, servizi ecosistemi (SE) e attivazione schemi di Pagamento dei Servizi ecosistemici (PES), cambiamenti climatici, resilienza e città clima-resilienti, mobilità sostenibile, mediazione dei conflitti ambientali (risoluzione non giudiziaria dei conflitti in campo ambientale), agricoltura di prossimità multifunzionale e sostenibile. Da quando lo strumento è attivo, diversi sono stati i progetti sostenuti dalla Fondazione che hanno ottenuto un riscontro positivo da parte della Commissione Europea. Tra questi, nell’ambito del programma Life ad esempio, sono stati finanziati dalla Commissione europea cinque progetti tra cui proprio due progetti sul Ticino intitolati uno TIB – Trans Insubria Bionet. Connessioni e miglioramento di habitat lungo il corridoio ecologico insubrico Alpi – Valle del Ticino; e l’altro intitolato Ticino Biosource - Enhancing Biodiversity by Restoring Source Areas for Priority and Other Species of Community Interest in Ticino Park”. Oltre al sostegno di iniziative nell’ambito degli strumenti di finanziamento europei sopra citati, la Fondazione sta portando avanti un percorso di formazione dedicato allo sviluppo delle competenze delle organizzazioni nonprofit sull’Europrogettazione e ha – a tal fine - organizzato diversi incontri per illustrare le varie iniziative e opportunità di finanziamento a livello europeo, oltre a mettere a disposizione gratuitamente una Guida all’Europrogettazione. Inoltre Fondazione Cariplo con il sostegno alla ricerca scientifica ha raggiunto importanti traguardi negli ultimi 27 anni: 500 milioni di euro per oltre 2000 progetti, dalla biomedicina all'agroalimentare; 6.030 ricercatori inseriti.

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