Platini: "Pronti a cacciare Blatter". Putin difende il numero uno Fifa
Sepp Blatter spacca il mondo: dopo il terremoto dello scandalo ai vertici della Fifa, si delineano gli schieramenti di chi vorrebbe mandare a casa il 79enne zar del calcio e di chi vorrebbe affidargli un quinto mandato. Cosi' molti governi europei e l'Uefa ne reclamano un passo indietro e sostengono il suo unico rivale, il principe giordano Ali bin al Hussein, mentre la Russia e le confederazioni di Asia e Africa sono pronti a rivotarlo al congresso che si svolgera' domani a Zurigo. Il presidente dell'Uefa, Michel Platini, si è detto "disgustato" dallo scandalo e ha spiegato di aver chiesto invano all'"amico" Blatter di dimettersi nella riunione svoltasi a Zurigo insieme ai presidenti delle altre cinque confederazioni. "Cambiare presidente e' l'unico modo per cambiare la Fifa", ha avvertito l'ex juventino, assicurando che "almeno 45-46" federazoni europee su 53 voteranno contro Blatter...
Tra queste quella italiana, dopo che il presidente della Fgci, Carlo Tavecchio, ha confermato che l'Italia non puo' non considerare "le valutazioni di Platini che hanno raccolto l'unitarieta' dell'Uefa". Con una dura presa di posizione contro l'inchiesta Usa sulle presunte mazzette, il presidente russo, Vladimir Putin, ha definito "a dir poco strani" gli arresti di sette dirigenti della federazione mondiale di calco eseguiti a Zurigo, a suo avviso "un tentativo degli Stati Uniti di estendere la loro giurisdizione ad altri Stati". Per il leader del Cremlino gli Usa si comportano come con i "nemici" Assange e Snowden e il loro e' "un chiaro tentativo di impedire la rielezione di Sepp Blatter" per via giudiziaria e di far revocare l'assegnazione dei mondiali alla Russia per il 2018. Tra i governi europei si rafforza invece la linea contraria alla rielezione.
Dalla Gran Bretagna, il premier, David Cameron, ha chiesto le dimissiomi di Blatter e il ministro degli Esteri, Philip Hammond, ha affermato che "c'e' qualcosa di profondamente sbagliato al cuore della Fifa". Il governo francese ha chiesto un rinvio del voto lamentando che si sta dando "un'immagine disastrosa" del calcio. Con Blatter si sono schierati invece sia la Confederazione asiatica (Afc) che la Confederazione africana (Caf). Qualche sostegno al giordano Ali potrebbe arrivare, oltre che dall'Uefa, dalla Confederazione sudamericana (Conmebol) e da quella del centro e nord America (Concacaf). Intanto la Visa si e' unita al coro d'allarme degli sponsor della Fifa, esprimendo "profonda delusione e preoccupazione" per quanto e' emerso. Senza "passi rapidi e immediati" per risolvere la questione, avverte la nota, "riesamineremmo la nostra sponsorizzazione".