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Hojlund-Bonny per l'attacco e non solo... Nasce l'Inter di Chivu - Rumor
Calciomercato, l'Inter ha chiuso l'era Inzaghi e guarda al futuro con Chivu in panchina. Le strategie nerazzurre

Rasmus Hojlund - Foto Lapresse
Inter-Chivu, le strategie di calciomercato dei nerazzurri - Rumor
Simone Inzaghi è il passato (la sua avventura all'Al Hilal iniziata e il club arabo spinge per prendere Theo Hernandez-Osimhen), Cesc Fabregas un sogno sfumato (il Como ha fatto muro), Cristian Chivu il presente e futuro della panchina nerazzurra (mancano dettagli e firma, biennale fino al 2027 da circa 2,5 milioni di euro a stagione): nei prossimi giorni inizierà ufficialmente l'era dell'ex difensore che vinse il Triplete con l'Inter di Mourinho, - a proposito dello Special One, c'era stato un sondaggio nelle scorse ore ma le clausole che lo legano al Fenerbahce erano troppo onerose - oltre a un Mondiale per Club, 3 scudetti e 3 coppe Italia.
L'Inter cambia allenatore, ma non la voglia di vincere, dopo una stagione in cui ha rischiato di fare en plain, ma poi si è ritrovata con zeru tituli (per dirla 'alla Josè'). I dirigenti nerazzurri hanno le idee chiare su come rinforzare la squadra. In primis servirà potenziare l'attacco che saluta Joaquin Correa (fine contratto e andrà al Botafogo) e Marco Arnautovic (accordo scaduto anche per l'ex Bologna). Con l'incognita legata a Mehdi Taremi (dovrebbe restare, parte solo se arrivano buone offerte).
La missione di Piero Ausilio a Londra dei giorni scorsi ha aperto la pista che conduce a Rasmus Hojlund, 22enne attaccante che il Manchester United ha acquistato nel 2023 dall'Atalanta per 75 milioni. Il giocatore danese è sul mercato dopo una stagione più di ombre che luci (10 gol complessivi, 4 in Premier League e 6 in Europa League) e può assolutamente lasciare i Red Devils in estate, ma servono una quarantina di milioni (per non fare minusvalenza). L'Inter punta sul prestito con diritto/obbligo di riscatto per una punta che in serie A (32 presenze e 9 reti a 20 anni) aveva fatto vedere ottime doti.
Chivu potrebbe ritrovare all'Inter un talento che ha allenato a Parma: si tratta del 21enne francese (di origine della Costa d'Avorio) Ange-Yoan Bonny che ha giocato una stagione interessante (6 gol e 4 assist) e promette molto bene. Vale circa venti milioni. I nerazzurri potrebbero poi decidere di tenere in rosa Francesco Pio Esposito dopo l'ottima stagione in serie B con lo Spezia (17 gol più due nei playoff). Tanti lo vogliono in prestito, ma l'estate sarà nerazzurra e potrebbe restare ad Appiano Gentile per giocarsi subito le sue chance.
In pillole
- Giovanni Leoni è un obiettivo dell'Inter per la difesa, ma sul 18enne centrale del Parma c'è la fila (nell'ordine Juventus-Milan) e non solo in Italia. Costo? Una ventina di milioni, ma la valutazione è in salita.
- A centrocampo come noto per ora è tutto fermo dopo che sono arrivati il 21enne centrale Petar Sucic dalla Dinamo Zagabria (prenotato a gennaio per 14 milioni di euro, più due di bonus) e l'ala destra classe 2001 Luis Henrique dal Marsiglia (23 milioni di euro più 2 milioni di bonus). I rebus sono legati a Davide Frattesi (che dovrebbe restare, salvo offerte importanti: Roma e Napoli alla finestra), Henrik Mkhitaryan (anche lui sembra tra i confermati, ma piace in Arabia Saudita, MLS e Lazio) e Kristjan Aslani (idea Bologna dietro a Nicolussi Caviglia del Venezia, attenzione della Fiorentina e interesse sullo sfondo di Torino e Como)
- Nico Paz, il 20enne talento argentino è un sogno dell'Inter, ma le quotazioni di un suo arrivo sono in ribasso: il Como vorrebbe tenerlo, il Real Madrid potrebbe esercitare la recompra già a luglio.
Inter, Marotta, 'la stagione rimane straordinaria, Chivu il profilo adatto'
"È normale che il mondo del calcio sia un po' particolare. Se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi lo sei molto di meno. E' rimasto l'amaro in bocca a tutti, agli interisti particolarmente, ma anche ai tifosi italiani per la nostra debacle. Fa parte del calcio", le parole di Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter nella Sala Scudetto del Festival della Serie A 2025, la seconda edizione della manifestazione organizzata della Lega Serie A dedicata agli esperti del settore e agli appassionati di calcio.
"Essere arrivati secondi non è certo un fallimento, ma è un motivo di grande orgoglio perché arrivare in finale di Champions League è qualcosa di straordinario. Esserci arrivati per la seconda volta nel giro di tre anni è un'impresa ancora più straordinaria. La lettura deve essere fatta in questo modo. Non certo andando a vedere o esaminare quello che è successo in 95 minuti. È vero, c'è amarezza e una profonda delusione, ma questo fa parte del gioco. La nostra stagione non è ancora conclusa perché al Mondiale per Club negli Stati Uniti l'Inter e la Juventus rappresenteranno il movimento calcistico italiano. E anche questo è un altro motivo di orgoglio", ha sottolineato Marotta.
"Martedì abbiamo ricevuto una dichiarazione concreta e ufficiale da parte del nostro allenatore, che tanto ha fatto nel cammino dell'Inter in questi ultimi anni, il quale ha riferito di ritenere finito il proprio ciclo nell'Inter e che avrebbe preferito vivere un'esperienza alternativa. Chiaramente la vicinanza della finale ci ha portato a non andare a toccare questo argomento nella settimana precedente ma penso che questa decisione sia arrivata solo il lunedì successivo alla sconfitta col Psg. Per arrivare a vincere non sono necessari solo i soldi, ma anche le competenze, la programmazione, l'esperienza e tantissime altre qualità. Abbiamo ritenuto le abbia Chivu, anche se l'ufficialità non posso darla in quanto c'è un aspetto burocratico che dobbiamo superare con il Parma, ma è semplicemente una cosa di tesseramento. Lui rappresenta sicuramente quello che è il profilo adatto per gli obiettivi che abbiamo" ha concluso Marotta.