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Juventus, Agnelli lascia tutte le società quotate di famiglia. Svolta choc
L'ex presidente: "E' una mia decisione personale, presa in totale accordo con John Elkann. Voglio voltare pagina". Ecco i membri del nuovo cda del club
Juve, il nuovo cda: Scanavino ad e Ferrero presidente. Le nomine
Nel giorno della presentazione del nuovo cda della Juventus, la scena la ruba ancora l'ex presidente Andrea Agnelli con delle dichiarazioni clamorose e destinate a fare molto rumore, non solo nel mondo del calcio. Agnelli all'assemblea dei soci della Juventus ha annunciato che farà "un passo indietro" non solo dalla Juventus ma da tutte le società quotate della Famiglia: quindi Exor e Stellantis. "È una decisione personale, è stata una mia richiesta, in totale accordo con John Elkann. La mia volontà è quella di affrontare il futuro in maniera libera e forte e di poter voltare pagina e aprire un nuovo capitolo della mia vita con la libertà di pensiero che altrimenti non avrei". L'ex presidente lancia anche nuove frecciate alla Uefa: "Sono convinto che nel calcio servano interventi, altrimenti rischieremo una decrescita del calcio, a favore di un’unica lega dominante, che è la Premier League, che nel giro di anni attrarrà tutto il talento disponibile all’interno del proprio campionato. L’auspicio è che la Corte di Giustizia Europea riconosca lo Sport come un’industria e l’abuso di posizione di potere dominante in Europa".
Comincia oggi - si legge sul Corriere della Sera - una nuova era con lo scontato voto della lista per il consiglio di amministrazione, presentata la vigilia di Natale da Exor, l’azionista di maggioranza: Fioranna Vittoria Negri, Laura Cappiello, Maurizio Scanavino, Gianluca Ferrero, Diego Pistone, con le prime due amministratori indipendenti. Un cda che la proprietà ha voluto ridotto a 5 membri e che resterà in carica fino all’assemblea che approverà il bilancio al 30 giugno 2025. Un consiglio di lotta, soprattutto, e di governo. Ferrero, storico commercialista di fiducia della famiglia Agnelli, sarà nominato presidente, mentre per Scanavino, già direttore generale bianconero, dovrebbe esserci l’investitura da a.d.