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Mihajlovic: "Manca sacrificio. Balo? Niente nomi, la squadra sa chi è"



"Le partite devono essere chiuse: dovevamo fare il terzo gol e invece poi succede che rischi". Sinisa Mihajlovic ha un diavolo per capello dopo il finale di Milan-Genoa in cui la sua squadra ha permesso agli avversari di riaprire un match già chiuso. Il tecnico serbo non fa minacce, ma promesse: "E' anche colpa mia: d'ora in poi chi non si sacrifica fino al 94' non mette più piede in campo".
"Ce l'ho con Balotelli (entrato all'87° minuto come ultimo cambio dopo Menez e poli, ndr)? C'erano altri due-tre giocatori, non è detto che ce l'abbia con lui. Loro sanno a chi mi riferisco", spiega Mihajlovic.
Mihajlovic si consola con i tre punti che tengono aperta la classifica anche in ottica Champions League: "Oggi dovevamo vincere e l'abbiamo fatto. Abbiamo giocato anche bene non soffrendo quasi mai: questo è importante, se guardiamo il girone d'andata in 6 partite abbiamo fatto 9 punti, ora ne abbiamo fatti 14".
Una frecciata al suo amico Mancio: "Con Mancini non facciamo più battute, se no poi si arrabbia. L’Inter lotterà fino alla fine per un posto in Champions".
Mihajlovic incorona due suoi giocatori: “A me non piace parlare dei singoli, ma se devo dire due nomi oggi dico Montolivo e Honda, che hanno fatto una grande partita. Anche se in passato sono stati contestati, hanno capito tutti che con il lavoro e il sacrificio si può arrivare dove sono arrivati loro e giocare come stanno facendo ora”.