Olimpia Milano, Gentile mantiene le promesse: ora al Forum per chiudere la serie con Sassari
Di Fabrizio Provera
La spietata legge della 'cazzimma' di Alessandro Gentile conferma il vaticinio pronunciato domenica sera dal capitano dell'Armani Milano, che al cospetto di papà Nando e del suo agente Riccardo Sbezzi aveva detto poche ma significative parole: 'a Sassari vinciamo noi'.
Detto fatto, le gare 3 e 4 della semifinale del campionato di basket conducono la squadra di Luca Banchi a un inatteso 3-1, inatteso se si considera il clima cupo dopo la sconfitta di domenica scorsa al Forum.
A questo punto, sempre al Forum si gioca sabato 7 (ore 20.30, si va verso l'esaurito ancora una volta, attesi oltre 11mila tifosi) per il primo dei tre match point, per accedere all'eventuale serie di finale, al via domenica 15 giugno. Sempre al Forum, nel caso Milano regoli Sassari, giacché l'EA7 ha concluso la regular season in testa ed avrà così il vantaggio del fattore campo.
Contro Sassari, al palaSerradimigni, Milano ha schierato artigli difensivi che riportano alla memoria la ferocia agonistica dei match di Eurolega. Moss e Cerella hanno contribuito a bagnare le polveri di ManDrake Diener, mentre in attacco ci ha pensato ancora una volta Gentile: tre 'ventelli' nelle prime tre partite, 15 punti con canestri pesantissimi anche giovedì sera.
Samuels ha contribuito alla causa, Langford ha affondato colpi pesanti, ma in generale tutta la squadra ha risposto presente.
E adesso c'è da riconquistare la finale, due anni dopo la serie persa contro la Siena dei miracoli di Stonerook, Lavrinovic e Andersen. L'ultima con Simone Pianigiani in panca.
E INTANTO SIENA..
In finale l'EA7 troverà, con ogni probabilità, una sorprendente Mps Siena. La formazione di Marco Crespi, che a luglio sparirà dalla massima serie e dal basket che conta, oberata da debiti, sotto liquidazione e con lo scandalo Minucci deflagrato appieno, dimostra che la Mens Sana è una società che, pur avendo (se le accuse verranno dimostrate) alterato pesantemente i bilanci, ha innata una mentalità vincente inscalfibile. Dopo aver ottenuto la seconda piazza in stagione regolare, ed essere andata sotto contro Reggio Emilia nei quarti di finale, Siena si sta liberando facilmente di un'Acea Roma che ha provato in ogni modo a contrastare Ress, Haynes, Hunter e Janning, ma senza successo. La finale Milano-Siena sarebbe una serie ad alto valore aggiunto di emotività, di corsi e ricorsi storici tra due delle squadra che hanno egemonizzato le ultime stagioni. Una finale di particolare valore simbolico, a ben vedere ideale per aumentare la sete di vittoria dei milanesi, che attendono lo scudetto dal lontano 1996. Un incubo che forse sarà finalmente esorcizzato. Tuttavia, contro una Siena che giocherà mentalmente libera e sicuramente all'arma bianca, servirà una durezza mentale adeguata all'avversario. Un leone ferito che può ancora far male. Molto male. E nessuno, meglio dell'ex senese Luca Banchi, oggi sulla panchina dell'EA7, conosce l'animus pugnandi della Mens Sana...