Nuovo stadio Milan: Fininvest non contraria ma non partecipa a scelta
Di Angelo Maria Perrino
Secondo fonti vicine all'operazione non risulta esserci alcuna pregiudiziale da parte di Fininvest per la costruzione di un nuovo stadio rossonero nel momento in cui si presentassero progetti sostenibili. Mentre già qualche mese fa la holding aveva espresso più di una perplessità sul progetto relativo al Portello che, visti gli ultimi rallentamenti, sembrano dimostrarsi fondate.
Inoltre, secondo le nostre fonti, in merito alla scelta di investire sulla ristrutturazione di San Siro o alla valutazione di nuove aree alternative (si parla dell'area Expo e della ex area Falk a Sesto San Giovanni), la stessa Fininvest non intende e neppure ha le competenze per intervenire. In più sulla scelta di procedere o meno a un investimento di tale portata, qual è un nuovo stadio di proprietà, il club difficilmente non potrà non tener conto del parere di Mr Bee Taechaubol, se come si prevede il broker thailandese diverrà a breve nuovo socio del Milan con una quota rilevante del 48% è un investimento di quasi 500 milioni.
A tal proposito, sempre secondo le fonti consultate da Affaritaliani.it, l'accordo tra Fininvest e Mr Bee dovrebbe chiudersi come previsto a fine settembre e non già a metà mese come riportano alcuni organi di stampa, anche se non si esclude che possa esserci un incontro operativo tra lui e Berlusconi nel corso delle prossime due settimane. Infine, l'ipotesi che le ultime operazioni di calciomercato del Milan siano sfumate per una decisione di Fininvest di "tagliare" i rifornimenti non trovano alcun riscontro, anche perché la holding della famiglia Berlusconi storicamente non si è mai intromessa in decisioni di competenza del club.