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Totti, il business di Roma 2024 e quel precedente di Italia '90...

Malagò, Montezemolo e i costruttori (da Toti a Caltagirone) sono con Totti e le Olimpiadi di Roma 2024, ma...
Capitan Francesco Totti: "Sarò sempre, orgogliosamente, a favore delle Olimpiadi a Roma". Un'opinione legittima quella dell'eterno capitano giallorosso. Ma non sembra un endorsement a favore del renziano Giachetti, che è favorevole ai Giochi Olimpici nella Capitale, nel 2024, e anti-Raggi, contraria.
Ovviamente, concordano con Totti don Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Cordero di Montezemolo, Presidente del comitato pro-Roma olimpici, e gli influenti costruttori romani Toti e Caltagirone.
Marco Travaglio ha calcolato un mega-business di 5,3 miliardi per costruire gli impianti ; dagli sponsor e per la merchandising, arriverebbero 3,2.
Il precedente di "Italia 90", gestito dall'inamovibile "Monteprezzemolo", uomo di Agnelli, comportò un esborso di 7 miliardi per strutture inutili : stadi abbattuti, stazioni mai usate, un eco -mostro distrutti e gli ultimi debitoni (61,5 milioni) sborsati lo scorso anno.
E, pure se "Il Pupone", al Campidoglio, preferisse vedere il tifoso della Roma, Giachetti, e non la "moretta", laziale, del M5S, come direbbe De Gregori, romano e romanista, non è da questi particolari che si valuta un aspirante primo cittadino.
A me ha colpito, positivamente, una dichiarazione di un amico della Raggi, riportata, nel suo articolone, sul Corrierone della Sera, da Gian Antonio Stella : "È una nota di merito...Una medaglia al valore che, nonostante sia stata alle dipendenze di nullità, politiche e morali (gli avvocati di Berlusconi, Cesarone Previti e Sammarco, che facevano le leggi per poi difendere l'indifendibile), Virginia non sia stata colpita da "Berlusconite". E non era facile !".
Altre avvocatesse, provenienti dall'aspra Calabria, hanno utilizzato, invece, la pratica in quello studio legale romano come un trampolino di lancio verso fulminanti carriere politiche, nel ventennio berlusconiano...
Pietro Mancini