USA hanno dichiarato guerra al virus ma gli americani non l’hanno capito
Anche i giovani possono ammalarsi seriamente
L’ America ha saputo oggi, dal suo Presidente, di essere entrata in guerra. Una guerra contro ‘un nemico invisibile e molto molto contagioso, un virus cinese’ così ha detto durante il consueto incontro con la stampa di mezza giornata Donald Trump mentre Wall Street continuava l’ennesima giornata di ribassi.
Il Presidente ha detto che non vuole assolutamente fare razzismo chiamando il Covid-19 un ‘virus cinese’ ma ha anche ricordato come la colpa della Cina sia stata quella di aver nascosto troppo a lungo il problema.
L'America in guerra contro il virus
ll Governo è entrato in guerra ma gli americani sembrano ancora non esserne del tutto convinti, perchè nonostante i 7800 contagiati e gli oltre 120 morti e i messaggi continui di ‘stay at home’ e dei locali chiusi,le strade sono ancora piene di gente e di macchine.
Qui per il momento ci sono solo raccomandazioni a stare in casa , ad evitare riunioni con più di 10 persone, a mantener la ‘social distancing’. Ma niente da fare. Sulle spiagge di Miami, chiuse, è dovuta intervenire lapolizia per cacciare la marea di giovani al sole.
E nemmeno servono le immagini delle navi ospedali ( bianche e con le croci rosse sulle fiancate) mandate da Trump nell’area di New York e sulla West Coast per dare una calmata agli irriducibili irresponsabili dell’uscita.
Molti gli avvertimenti del briefing di oggi. Tra questi la richiesta di sospendere le visite sanitarie e dentistiche senza carattere di urgenza, la chiusura in accordo dei confini tra Usa e Canada, ad eccezione delle merci, la promessa che la catena alimentare non si interromperà nel Paese anche se qualche supermercato è rimasto temporaneamente sprovvisto di merce,e
l’aumento di produzione di tutti gli apparati di protezione, dalle mascherine, ai guanti, alle tute per finire con i ventilatori.
L'America in guerra contro il virus
E poi la promessa che il Governo è in grado e vuole aiutare tutti. Anche perchè la preoccupazione più forte degli americani sembra essere quella del proprio lavoro. Le previsioni non sono affatto buone dato che ipotizzano un calo del 20% dell’occupazione dovuta alla crisi attuale.
Un altro aspetto nuovo e inquietante è stato che, per la prima volta, si è parlato del pericolo di contagio sui giovani che, dall’ultimo report, possono essere contagiati e ammalarsi in maniera seria.
Osservata speciale l’Italia, soprattutto per quando e come la curva dei contagi toccherà il picco e comincerà la decrescita e se succederà nella stagione estiva.
E poi i consueti messaggi del capo dell’unità di crisi della Casa Bianca, il vicepresidente Mike Pence che ha fortemente sottolineato come questi prossimi 15 giorni siano decisivi per capire l’entità della diffusione del virus nel Paese.
‘Ogni americano-ha detto Pence-deve seguire pratiche quotidiana di igiene e soprattutto modificare le proprie abitudini per proteggere i più vulnerabili tra noi. E dobbiamo espandere i test per avere maggiore controllo soprattutto sugli sintomatici che si muovono diffondendo il virus.
Per quanto riguarda il test c’è molta fiducia ma non arriverà in commercio prima di un anno o un anno e mezzo. Mentre in estate sarà molto facile avere medicinali per curare i malati.
Oggi in tarda sera o domani Trump ha annunciato importanti comunicazioni inerenti alla FDA, la Food and Drug Administration.
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