A- A+
Home
USA.L’OMS dichiara emergenza internazionale per la febbre da coronavirus

Mentre negli Stati Uniti, specificatamente a Chicago si è registrato il primo caso di contagio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato questa notte a Ginevra l’emergenza internazionale per la febbre da Coronavirus di Wuhan.Atto che ha l’obiettivo di operare un’azione globale che permetta di fermare la diffusione del virus e soprattutto non creare panico irrazionale.

Per l'ONU è emergenza internazionale il coronavirus

Con questa sono state sei negli ultimi dieci anni le dichiarazioni di emergenza internazionale lanciate dall’OMS : per la febbre A, la poliomielite, l’ebola nell’Africa Occidentale e successivamente nella Repubblica Democratica del Congo Repubblica e per la febbre Zika in America e Caraibi.

Il Regolamento Sanitario Internazionale rileva che ci debba essere una dichiarazione d’emergenza solo quando un evento rappresenta un rischio per la salute pubblica di altri Paesi e non solo nel Paese dove ha avuto origine.

Esattamente trenta giorni dopo il suo primo avvertimento l’OMS ha questa volta tentato di scaricare da qualsiasi responsabilità la Cina. Il Paese pur avendo fatto tutti gli sforzi non è riuscito a contenere il virus nei propri confini. Purtroppo ha dovuto confrontarsi con una febbre epidemica senza precedenti.

 

In aggiunta nella dichiarazione di emergenza l’Organizzazione Mondiale ha considerato non necessarie ulteriori restrizioni a viaggi e commercio.

Su questo ultimo punto, purtroppo, troppi Paesi si sono mossi in maniera indipendente. La crescita esponenziale ha messo paura e allarmato tutti e non solo l’economia delle Borse, negli ultimi giorni in forte frenata.

Per l'ONU è emergenza internazionale il coronavirus

Ma è realtà che, dal 31 dicembre, il virus ha moltiplicato per 13 il numero dei contagiati, che oggi hanno toccato la considerevole cifra di quasi 9000 con 200 morti. Nessuna vittima pero’ è fuori dalla Cina.

 

Il vero valore dell’emergenza dell’OMS sta nel fatto che costringe tutti ad un lavoro comune. Fino ad ora, invece, i Paesi si sono mossi in ordine sparso prendendo decisioni in autonomia.

 

Decisioni autonome (comprensibili) che vanno, secondo l’OMS, nella direzione opposta a quello che si dovrebbe fare invece per evitare disastri all’economia bloccando al contempo la pandemia.

Come, ad esempio, la decisione di molte compagnie aeree di non volare in Cina  o della decisone di Mosca di chiudere tutta la frontiera con la Cina per oltre 4000 km.

 

Circa 200 Paesi hanno preso così misure interne indipendenti e unilaterali.

Questa secondo l’OMS è la ricetta perfetta per creare disastri sociali, economici e politici.

 

Insomma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto di poter fare il lavoro che le compete e cioè dirigere tutte le operazioni in maniera unitaria e globale. Questo anche per evitare la creazione di un allarmismo irrazionale che può soltanto portare ulteriore benzina sul fuoco.

‘E’ importante mettere un semaforo unitario per dirigere le operazioni-conclude l’OMS- ma non sempre è necessario metterlo rosso’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commenti
    Tags:
    coronavirusomscinausafebbre


    in evidenza
    Affari in Rete

    MediaTech

    Affari in Rete

    
    in vetrina
    Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo

    Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo


    motori
    Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

    Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

    Coffee Break

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.