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Venezuela, esodo biblico per i venezuelani prima del giuramento di Maduro

In Venezuela tra poco più di due giorni, precisamente il 10 di gennaio, il capo del Governo venezuelano Nicolas Maduro giurerà per rinnovare il suo potere assoluto in un Paese ormai caduto nel più totale fallimento.

Prima di questa nuovo drammatico passaggio i venezuelani che ancora hanno qualche cosa da parte hanno chiesto a gran voce il diritto al passaporto per poter scappare il più’ presto possibile.

Venezuela: l'esodo dei venezuelani. Tutti a richiedere i passaporti

A Caracas, durante il Natale, decine di venezuelani si sono trovati in coda davanti agli uffici pubblici al grido ‘chiediamo i passaporti, vogliamo i passaporti’ per abbandonare il paese.

E questa è stata solo la punta dell’iceberg delle proteste continue, oltre 10000 nel 2018, che hanno bloccato il Venezuela ormai alla fame, senza sanità e con una bassa qualità dei servizi pubblici come elettricità, gas e acqua.

Chi vuole praticamente uscire dal paese aumentando un esodo quasi biblico deve sottostare ai tempi di attesa per un diritto quale dovrebbe essere un passaporto o pagarlo sottobanco cifre da duemila dollari e oltre.

Venezuela: l'esodo dei venezuelani. Oltre 5 milioni

Tutti vorrebbero scappare da una crisi economica e sociale che morde da anni e della quale non si vede la fine.

Il sogno di molti è molto simile a quello di un padre di famiglia che dice ‘ la situazione della mia famiglia è diventata disastrosa e per questo desidero migrare, per  mia moglie e i miei figli. Non si può vivere in un paese dove mancano gli elementi basici. La mia speranza è di uscire il più presto possibile’.

E’, quella del Venezuela, la più grande diaspora mai vista in tutta l’America Latina.

Quella di questi giorni sarà una nuova ondata di profughi che si andrà a sommare agli oltre 4 milioni di venezuelani che attualmente sono dispersi in oltre 90 paesi e 300 città.

Secondo le Nazioni Unite nel prossimo anno i venezuelani sparsi per il mondo scappati dal Paese saranno oltre 5 milioni.

‘Un terremoto umanitario’ viene considerato da molti osservatori internazionali.

I più pessimisti immaginano che, nel prossimo triennio, questa cifra potrebbe superare gli otto milioni e soprattutto indicano che, a questo ritmo, il paese perderà quasi la metà della popolazione più giovane.

Praticamente un paese senza futuro.

E purtroppo quelli che escono raccontano un po’ tutti la medesima storia:’ me ne vado molto triste, con il cuore in mano. Mi fa soffrire abbandonare il mio paese, la mia casa e la mia vita. A fatico trattengo le lacrime’.

E questa è la triste fine causata del percorso politico del Governo di Nicolas Maduro, un Governo dittatoriale con tutti mascherato da sinistra sociale. Una sinistra che dovrebbe aiutare i più deboli ma che invece è riuscita a cancellare i sogni e l’economia di uno dei paesi più ricchi al mondo.

 

 

 

 

 

 

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