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A Paestum la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2015

Di Eduardo Cagnazzi
L’area archeologica della città antica di Paestum, patrimonio dell’Umanità dal 1998, è la location della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2015, in programma dal 29 ottobre a domenica 1 novembre. Quella adiacente al Tempio di Cerere, il Museo nazionale e la Basilica Paleocristiana ospiterà invece le diverse sezioni della kermesse, tra cui l’ArcheoVirtual, la mostra che farà rivivere il passato attraverso video e applicazioni interattive mobili e gi incontri con i protagonisti della Tv sulle ultime scoperte archeologiche. La Bmta è l’unico salone espositivo in Europa dedicato alla promozione di destinazioni turistico-archeologiche con 120 espositori di cui 25 paesi esteri ed un workshop con i tour operator esteri selezionati dall’Enit. Paese ospite è l’India, che vanta una civiltà nata cinquemila anni fa e in cui ogni periodo storico ha lasciato le sue tracce in grandi monumenti (la “città delle rovine” di Hampi, i templi scavati nella roccia e le pitture murali di Ajanta ed Ellora, il tempio del Sole a Konarak a forma di grande carro, solo per citare alcuni esempi).

“L’India parteciperà quale Paese ospite -sottolinea Chilka Gangadhar, direttore dell’Ufficio del Turismo Indiano in Italia- avendo constatato risultati eccellenti da quando la location è sotto protezione Unesco. Per noi è molto importante avere una efficace visibilità per presentare il nostro patrimonio archeologico e la Borsa di Paestum è l’unica dedicata al turismo archeologico. L’India ha un ricco, vasto ed eterogeneo patrimonio culturale con 32 siti Unesco, di cui 25 culturali. Il nostro Istituto nazionale archeologico ha selezionato 25 siti degli oltre 3700 per il progetto “Adarsh Smarak” che assicurerà in queste aree numerosi servizi (tra cui wifi, trasporti, segnaletica) in alcuni casi anche innovativi. Inoltre, è prevista una campagna di comunicazione dal nome “Swachh Bharat Abhiyan” legata alla tutela ed alla sicurezza con lo slogan “Swachh Smarak: Swachh Bharat” (monumenti puliti: India pulita)”.
Promotori della Borsa sono la città di Capaccio Paestum, la Provincia di Salerno, la Regione Campania, il segretariato regionale e la Soprintendenza Archeologia della Campania. “Con questa XVIII edizione, la Borsa si conferma tra i più importanti eventi a livello internazionale sulla conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale archeologico”, afferma il direttore della manifestazione, Ugo Picarelli. “L'archeologia rappresenta il filo rosso della memoria, da cui partire per un momento di confronto e di dialogo tra culture differenti che hanno una tradizione millenaria.
L’appuntamento di Paestum è anche l'occasione per porre al centro dell'attenzione lo stato dello straordinario patrimonio archeologico italiano, in particolare, quello del Sud dell’Italia, caratterizzato da itinerari e siti di grande suggestione, ma spesso difficili da raggiungere per la mancanza di adeguate infrastrutture ”. L’importanza della filiera culturale italiana è data dai dati: 214 miliardi di euro, un impatto significativo sia in termini di Pil (15,3% del valore aggiunto Italia) che di occupazione (1,4 milioni di addetti). Numeri su che impongono una seria riflessione da parte del governo che per troppo tempo ha sottovalutato questo settore.