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Roma
Funerali Diabolik, in 6.000 al Divino Amore: tensione tra famiglia e polizia

In 6.000 tra uomini, donne e bambini tutti rigorosamente in maglia nera o della Lazio per salutare per l'ultima volta Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik. Alta tensione tra polizia e famiglia: dopo 50 minuti di trattativa, acconsentito il passaggio della bara davanti ai tifosi. Sviene la moglie.

 

Cori da stadio, applausi, saluti romani ed una bandiera nera con la scritta rossa “Diablo” e il disegno degli occhi del personaggio dei fumetti al quale Fabrizio Piscitelli aveva "preso" il nome hanno accolto il feretro dell'ex capo ultras della Lazio, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto scorso nel parco degli Acquedotti, in via del Santuario. La stessa immagine è raffigurata sulle magliette indossate da buona parte dei tifosi presenti.

I tifosi sono arrivati da tutta Italia per dare l'ultimo saluto a Diabolik: presenti tra la folla fuori dal Santuario interisti, milanisti con il capo ultras “amico” di Salvini Luca Lucci e veronesi sponda Hellas. Tra di loro anche Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele ucciso con un colpo di pistola l'11 novembre 2007 a seguito di scontri tra tifoserie sull'autostrada A1 Milano-Napoli.

Non potevano mancare esponenti dall'estrema destra romana: tra la folla diversi seguaci di Forza Nuova come Valerio Arenare, Stefano Schiavulli ed il ragazzo che urlo “Ti stupro” alla rom che aveva ottenuto tre mesi fa l'appartamento popolare a Casal Bruciato.

La Questura presidia la zona con 300 agenti. I giornalisti, tra cui Tg1, Tg2 e La7 chiusi dentro in recinto all'ombra mentre il servizio d'ordine al parcheggio del nuovo santuario è stato lasciato in mano agli Irriducibili: i tifosi smistano a loro piacimento le macchine nel gremito parcheggio, pieno fino all'anello tanto caro ai ciclisti. La polizia si è così limitata a controllare da lontano.

Al termine del rito funebre la tensione sale: la famiglia vuole a tutti i costi che la bara di Piscitelli passi davanti alle migliaia di tifosi presenti fuori dal Santuario ma polizia, carabinieri e finanza si schierano bloccandone il passaggio. Parte così una trattativa Stato – Famiglia Piscitelli che, dopo 50 minuti di attesa sotto il sole cocente, culmina con lo svenimento della moglie di Diabolik, immediatamente soccorsa dal 118, e il passaggio della salma “sotto la curva”.

 
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