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Roma
Stadio Roma, “La Raggi ci ha tradito. Lo stadio è morto”. Parola di Sanvitto

di Fabio Carosi

Cosa unisce Virginia Raggi con lo stadio della Roma? Entrambi hanno imboccato una parabola discendente solo che mentre il progetto dello stadio è morto, l'agonia politica della prima donna sindaco di Roma durerà ancora un po'.

Nella palazzina su lungotevere Vittorio Gassman che fece da base operativa del Comitato elettorale di Virginia Raggi e dove si inscenò la festa della “liberazione di Roma” dai faccendieri al grido di “legalità”, parte l'ultima offensiva contro un sindaco e una pletora di eletti “ex portavoce”, che li porterà laddove sono venuti. Cioè nel nulla della beata incoscienza amministrativa.

“Traditi” è la sintesi brutale del commento dell'architetto Francesco Sanvitto, animatore e “mullah” del fronte anti-stadio che si prende la sua rivincita sul Movimento Cinque Stelle romano al quale ha dedicato 5 anni della sua vita e che lo ha ripagato eliminando dal programma di governo ogni forma di anticorpo all'urbanistica dei furbi. Quella “furbanistica” che Sanvitto ha sempre denunciato come concime dello stadio di Tor di Valle e che con Parnasi&Co a San Vittore e i grillini alle prese con la questione morale, dà i suoi frutti marci.

Il commento di Sanvitto è feroce: “In questa vicenda dove tutti cercano di essere amici di tutti corrisponde alla cialtroneria del progetto presentato. E' una schifezza che nessuno ha presentato e spiegato ai tifosi e non ha nessun computo tecnico indispensabile per presentare una variante”.

Poi l'affondo mortale nello stesso luogo dove ci fu l'abbraccio della base con la vincitrice: “La sindaca dice che non sapeva nulla? Non ci piace. Ieri a Prima porta (il cimitero di Roma nord, ndr) ah, scusate il lapsus, a Porta a Porta, lo ha sostenuto ma i conti sui metri cubi non li ha fatti lei, non li ha fatti Caudo e chi è venuto dopo. Questi signori hanno fatto di tutto per depauperare la collettività”.

E poi il Codacons, unico soggetto ad esercitare a Roma un'opposizione reale alla Giunta Raggi, tramite l'ex candidato a sindaco Rienzi, aggiunge: “Raggi ha 30 giorni di tempo per portare in Consiglio la delibera per bocciare la variante urbanistica e poi ritirare la pubblica utilità. La denuncia è presentata e se il Comune tace ci penserà il magistrato”.

Il dato è tratto. Lo stadio della Roma a Tor di Valle è morto.

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