Borsa: Draghi spinge i listini, Milano chiude a 3,19%

Prima la superperformance della borsa di Tokyo (+7%), poi le parole del presidente della Bce Mario Draghi che ha confermato la piena intenzione della Bce di agire a marzo qualora venisse confermato il peggioramento dell'outlook gia' evidenziatosi nelle prime settimane di quest'anno. Sono queste le forze che hanno spinto oggi al rialzo la piazza milanese che ha terminato con il Ftse Mib in rialzo del 3,19% e il Ftse All Share del 3,49%. Bene anche Parigi (3,01%), Francoforte (2,67%) e Londra (+2,28%). A permettere a Milano di aggiudicarsi la maglia rosa come leader di giornata a livello europeo sono stati i titoli bancari che dopo un mese orribile sembrano aver riacquistato in desiderabilita' agli occhi degli investitori in vista di operazioni di consolidamento che appaiono ormai imminenti. Sugli scudi in particolare Mps (+9,21%), Banco Popolare (+7,31%), Bpm (+5,65%), Bper (+10,13%) e Unipol (+7,65%) e Unipolsai (+5,92%). Queste ultime hanno beneficiato delle parole dell'ad Carlo Cimbri che ha aperto alle ipotesi di fusione tra le due societa' nel caso in cui Unipol Banca uscisse dal perimetro di Unipol. Fuori dal listino principale bene anche Carige (+4,40%) dopo la lettera aperta del primo socio Malacalza Investimenti che ha pronto un ricambio dei vertici e della guida operativa della banca nella prossima assemblea di fine marzo. Sul fronte valutario, l'euro ripiega nei confronti del dollaro scambiando a 1,1148 dollari da 1,1250 venerdi' sera. Euro/yen a 127,69 da 127,40 mentre la parita' fra dollaro e yen sale a 114,52 da 113,25. Per quanto riguarda il petrolio, in una giornata di bassi scambi complice la chiusura dei mercati americani per la festa dei presidenti, un barile di Wti passa di mano a 29,81 dollari, l'1,26% in piu' di venerdi'.