Finanza
Italia e Lussemburgo: grande sintonia
L'Italia è un mercato chiave per la piazza finanziaria lussemburghese, sia nel settore dei fondi di investimento, del corporate banking, del wealth management e della finanza in generale, sia nei mercati assicurativi.
C’è grande interesse da parte della comunità finanziaria italiana per le soluzioni e i prodotti transfrontalieri che il Lussemburgo ha da offrire: un fatto che è stato ampiamente confermato dal record di presenze al seminario lussemburghese sulla Finanza organizzato a Milano a fine gennaio.
Parlando ad una platea di 350 professionisti del settore dei servizi finanziari, il ministro lussemburghese delle Finanze Pierre Gramegna ha affrontato la situazione economica in Europa, la stabilità finanziaria e la competitività dei servizi di dati finanziari europei. Con un accordo sulla direttiva riguardante la cartolarizzazione, sotto la Presidenza lussemburghese dell'Unione Europea, è stato raggiunto un importante traguardo nel processo di definizione di un Capital Market dell'Unione, che mira a migliorare l'efficienza dei mercati europei dei capitali, aumentare l'accesso delle PMI agli strumenti del mercato dei capitali e stimolare la crescita e gli investimenti in Europa.
Dopo aver firmato in rappresentanza del Lussemburgo, proprio quel giorno, un accordo multilaterale dell'OCSE sullo scambio automatico di dati fra i Paesi, il ministro ha anche sottolineato il progresso globale che è stato realizzato in materia di trasparenza fiscale e fiscalità internazionale. Il Lussemburgo è stato all'avanguardia in questa innovazione. Sotto la Presidenza lussemburghese un accordo sulla direttiva europea a proposito di “tax rulings” è stata raggiunto in un tempo record.
Come evidenziato dal ministro Gramegna, la trasparenza fiscale per la piazza finanziaria lussemburghese è stata una vera e propria opportunità per sviluppare ulteriormente le proprie attività sulla base della sua forte competenza transfrontaliera.
Fabio Morvilli, Presidente della Camera di Commercio italo-lussemburghese, ha fornito una panoramica dell’economia diversificata e dinamica del Lussemburgo: si va dai servizi finanziari all'industria ad alta tecnologia, dall’industria dei media alla logistica e alla biotecnologia.
L'Italia è anche l'ottavo Paese in termini di numero di titoli quotati sulla Borsa del Lussemburgo, leader mondiale di questo settore. 226 emittenti italiani hanno collocato circa 1300 titoli in Lussemburgo per meglio raggiungere gli investitori internazionali.
La possibilità di raggiungere gli investitori europei e mondiali è anche il motivo per cui la maggior parte dei principali gestori italiani hanno istituito piattaforme di fondi in Lussemburgo. Inoltre, il 64% degli oltre 4000 fondi esteri distribuiti in Italia sono fondi domiciliati in Lussemburgo.
Durante le varie tavole rotonde gli esperti hanno discusso un'ampia gamma di soluzioni di gestione patrimoniale, prodotti di assicurazione sulla vita e investimenti alternativi, nonché i recenti sviluppi a proposito della Direttiva 2009/65/CE del Parlamento europeo e in particolare di UCITS “Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities”.
Paolo Brambilla