La questione della liquidità del mercato obbligazionario - Affaritaliani.it

Finanza

La questione della liquidità del mercato obbligazionario

Secondo l’OCSE (in inglese Organisation for Economic Co-operation and Development OECD) la questione della liquidità del mercato obbligazionario, e il rischio connesso alle variazioni di liquidità, è entrata in una fase estremamente delicata, visto che la volatilità è molto aumentata in specifici segmenti di mercato, e ancor di più in quelli dei titoli che sono già tradizionalmente caratterizzati da un'elevata liquidità.

Molti prezzi, compresi quelli per le obbligazioni corporate nei mercati emergenti, sono aumentati in modo significativo nel corso degli ultimi cinque anni, sostenuti da bassi tassi di interesse, ma rimangono vulnerabili agli aumenti improvvisi dei tassi stessi.

Le preoccupazioni non sono limitate ai mercati emergenti e ai corporate bonds delle economie avanzate. In realtà anche le obbligazioni sovrane non fanno eccezione.

Il problema della liquidità, o della sua mancanza, è un problema particolarmente importante nel caso dei mercati dei titoli di Stato, data la loro funzione economica fondamentale. Questi mercati servono a finanziare le esigenze di finanziamento dei governi e sostenere la gestione della politica monetaria.

I titoli di Stato sono utilizzati come garanzia nelle varie operazioni effettuate a livello bilaterale e attraverso stanze di compensazione e scambi. Si tratta di una risorsa di riserva mondiale ed i loro valori sono utilizzati per prezzare gli altri assets e gestire il rischio di tasso di interesse. Alcuni osservatori hanno sostenuto che il mercato è diventato più costoso a causa delle riforme della regolamentazione, anche se un collegamento diretto non è stato dimostrato.

Altri osservatori indicano una serie di altre potenziali cause di liquidità, tra cui la propensione al rischio e le tecnologie che cambiano, anche se prendere a riferimento i livelli pre-crisi non è così corretto.

In ogni caso, il problema non è tanto la liquidità di per sé, ma il rischio è che la liquidità possa scomparire improvvisamente. Inoltre è utile ricordare che non c’è uno standard preciso su come misurare la liquidità del mercato. Il mercato è considerato liquido quando quantità considerevoli possono essere negoziate in modo rapido e ad un prezzo vicino al prezzo di mercato. Ma questa è la liquidità in tempi normali, mentre il problema di oggi è che la liquidità si potrebbe asciugare improvvisamente in situazioni di stress, senza giustificazioni economiche chiare.

Un altro rischio consiste anche nella maggiore forza della speculazione: se il mercato è caratterizzato da minori volumi scambiati, sono sufficienti pochi ordini di acquisto o di vendita da parte di uno o più trader per fare muovere i prezzi nella direzione sperata e influenzare il corso delle contrattazioni.

Paolo Brambilla