Affari Europei
Catalogna, ordinato l'arresto per il vicepresidente e 7 ministri


Chiesto il fermo europeo per Puigdemont che continua a restare in Belgio
CATALOGNA, IL GIUDICE ORDINA L'ARRESTO DEL VICEPRESIDENTE E 7 MINISTRI
Pugno duro della magistratura spagnola nei confronti degli indipendentisti catalani: il magistrato dell'Audiencia Nacional, Carmen Lamela, ha accolto le richieste dell'accusa e ha disposto l'arresto per gli otto ex consiglieri della Generalitat che oggi sono comparsi davanti al Tribunale supremo spagnolo, rifiutandosi di rispondere. L'accusa per tutti e' di ribellione, sedizione e malversazione, reati per cui rischiano fino a 30 anni di carcere. Nel caso dell'ex consigliere Santi Vila, e' prevista la possibilita' di restare a piede libero con con una cauzione di 50mila euro. Secondo Lamela esiste il rischio di fuga, di reiterazione del reato e di distruzione delle prove. Il procuratore aveva chiesto il carcere per l'ex vicepresidente Oriol Junqueras e per gli ex consiglieri Jordi Turull (Presidenza), Josep Rull (Territorio), Meritxell Borrás (Governo), Raul Romeva (Esteri), Carles Mundo' (Giustizia), Dolors Bassa (Lavoro) e Joaquim Forn (Interno).
CHIESTO IL FERMO EUROPEO PER PUIGDEMONT
L'accusa ha chiesto anche l'autorizzazione per un mandato di arresto europeo nei confronti del presidente destituito della Generalitat, Carles Puigdemont e per i quattro ex ministri che sono con lui a Bruxelles e non si sono presentati a Madrid per essere interrogati. La richiesta del mandato di arresto europeo, decisa dalla procura della Audiencia Nacional e indirizzata al giudice Carmen Lamela, e' destinato alle autorita' belghe, visto che Puigdemont e i quattro ex ministri da giorni si trovano a Bruxelles. Il deposto presidente catalano, secondo i Pm, "ha dichiarato pubblicamente la sua intenzione di non presentarsi" a Madrid dove deve rispondere insieme agli altri di ribellione, sedizione e malversazione, "ha sollecitato la videoconferenza, senza offrire alcuna informazione sulla sua attuale sede". I cinque, nonostante fossero a conoscenza della data di comparizione in tribunale fissata per oggi, "non si sono presentati". In caso venisse accettata la richiesta della procura, Puigdemont e i cinque ex consiglieri potrebbero essere fermati in qualunque momento ed essere posti sotto custodia cautelare in attesa della decisione di un giudice sul trasferimento in Spagna. La procura belga ha gia' fatto sapere che, se arrivera' l'ordine d'arresto, "applichera' la legge".
Per gli esponenti di primo piano dell'indipendentismo convocati dal Tribunale supremo, che si sono presentati dinanzi ai giudici a Madrid, dunque potrebbero aprirsi a breve le porte del carcere. L'unico che i Pm hanno salvato e' Santi Vila, che si era dimesso dall'incarico 24 ore prima che il Parlament approvasse la dichiarazione unilaterale di indipendenza: per lui e' stato deciso il carcere ma la misura potra' essere evitata versando 50 mila euro di cauzione. Quanto ai membri del Parlament, anche loro oggi dinanzi ai magistrati, il Tribunal Supremo ha accettato la richiesta della difesa (la presidente, Carme Forcadell, e gli altri cinque membri della Mesa, l'ufficio di presidenza, che misero al voto la dichiarazione di indipendenza) di rimandare l'udienza al prossimo 9 novembre in modo che gli avvocati possano preparare meglio le loro carte. Ma il giudice, su richiesta della Procura, ha chiesto che Forcadell e gli altri cinque deputati siano messi sotto sorveglianza della polizia. Proprio quando a Madrid la gran parte dell'ex governo catalano era chiamato in giudizio, Puigdemont e' stato localizzato in una caffetteria a pochi metri dalla sede a Bruxelles del Parlamento europeo: nel bar Karsmakers. Puigdemont e' stato fotografato a un tavolo, insieme a un amico che lo accompagna in queste giornate. Non e' chiaro se la foto sia stata scattata oggi. Tanto l'ex presidente che 4 componenti del suo deposto governo, Clara Ponsati', Antoni Comin, Llui's Puig e Meritxell Serret, sono a Bruxelles da lunedi' notte e non sono tornati a Madrid, nonostante la convocazione giudiziaria. La notte di martedi' Puigdemont ha abbandonato l'hotel Chambord, nel centro di Bruxelles, e ora non e' chiaro dove alloggino lui e i suoi quattro ex consiglieri. L'avvocato di Puigdemont, il fiammingo Paul Bekaert, prima che i Pm dell'Audincia Nacional chiedessero il mandato di arresto, aveva spiegato alla stampa olandese che tentera' di evitare il carcere per l'ex presidente. Adesso che la richiesta e' partita, si aspettano le prossime mosse.