Gas, polemica sull'accordo Germania-Russia. Prodi: "Fatto gravissimo" - Affaritaliani.it

Affari Europei

Gas, polemica sull'accordo Germania-Russia. Prodi: "Fatto gravissimo"

L'accordo bilaterale Germania-Russia sul gas "è un fatto gravissimo": è quanto denuncia Romano Prodi, ex presidente del Consiglio italiano ed ex presidente della Commissione europea a Mix 24 su Radio 24. "Questo è un fatto gravissimo - spiega Prodi - che io solo ho denunciato gia' da sei mesi, poi tutti han taciuto, poi e' saltato fuori il resto". Prodi ha così ricostruito la vicenda "C'è una tensione forte sull'Ucraina tra Unione europea e Russia. La Germania è il più severo, il più duro Paese sulle sanzioni, non ne vuol sapere di attenuarle e poi fa con la Russia il più grande accordo economico che ci sia". Accordo che in prospettiva "pregiudica, cambia il futuro della energia europea, perché tutta l'energia arriverà dalla Russia attraverso la Germania", conclude Prodi.

La polemica sull'argomento è molto forte, anche perché contemporaneamente la Germania è intransigente sulle sanzioi che stanno comportando conseguenze devastanti anche per l'economia italiana. Gli esempi sono innumerevoli. "Una campagna non facile per l'agrumicoltura pugliese che ha nel comprensorio tarantino una punta di eccellenza. A causa dell'embargo sono crollate del 13% le esportazioni di agrumi in Russia e al contempo il mercato locale subisce l'invasione di prodotto spagnolo ed extracomunitario che viene fatto triangolare attraverso lo stretto di Gibilterra". E' il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a dare voce alle denunce che stanno montando in provincia di Taranto, dove si produce il 10% degli agrumi rigorosamente Made in Italy. "In Puglia si producono un milione e centomila quintali di arance e clementine - commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - prodotti di eccellente qualita' che spesso non trovano mercato. L'impossibilita' di esportare sul mercato russo ha peraltro provocato per molti prodotti alimentari una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori. Ai danni diretti, poi, vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l'immagine dei prodotti originali nel tempo". Di fronte al prolungamento dell'embargo russo, l'Unione Europea ha prorogato fino al 30 giugno 2016 le misure di sostegno eccezionali e transitorie per il settore ortofrutticolo gia' adottate nel 2014.