Affari Europei
Il sogno catalano? Essere come la Svizzera. Ma l'Ue: sarete fuori
Con l'avvio dell'iter per la secessione dalla Spagna, la Catalogna ha rilanciato il suo sogno di trasformarsi in una sorta di "Svizzera del Mediterraneo", uno Stato indipendente con una superficie e una popolazione (7,5 milioni di abitanti) simile alla ricca Confederazione elvetica.
Una sfida quasi impossibile perché si metterebbe a rischio la tenuta stessa della Spagna, un mosaico dalle forte identità locali dove a quel punto anche il Paese Basco e la Navarra potrebbero non accontentarsi più della sola autonomia fiscale.
Nella regione catalana vive il 16% della popolazione spagnola e si produce un quinto della ricchezza nazionale, grazie al fatto che e' la roccaforte del sistema manifatturiero e ha in Barcellona, la seconda città del Paese, un formidabile brand di attrazione mondiale. Ci sono un forte senso identitario, una lingua molto diffusa e un territorio da cui passa una delle due grandi vie di comunicazione che uniscono la penisola iberica al resto d'Europa. Il traffico di El Prat, l'aeroporto di Barcellona, è paragonabile a quello di Barajas, lo scalo di Madrid.
Il sostegno all'indipendenza è stato peraltro altalenante negli ultimi anni: nel 2010 era inferiore al 40 per cento, è salito a poco più del 50 per cento tra il 2012 e il 2013 ed è sceso a poco più del 40 per cento negli ultimi sondaggi. Il voto del 27 settembre, che ha assegnato una vittoria di misura ai partiti indipendentisti, non basta a dimostrare che questa percentuale sia tornata a salire perché si tratta di partiti per lo più di di sinistra che potrebbero esser stati votati a prescindere.
Tutti i principali partiti spagnoli sono contrari alla secessione, anche se Podemos è favorevole a concedere alla Catalogna un referendum. E' peraltro da dimostrare che in Catalogna la maggioranza degli elettori voterebbe sì in una consultazione sull'indipendenza, visto che le zone rurali, dove prevale la voglia di secessione, sono le meno popolose, e metà degli abitanti della regione non è di origine catalana e parla spagnolo come prima lingua.
È vero, la Catalogna è la regione più ricca della Spagna, ma cosa accadrebbe se uscisse dall'Unione europea. Bruxelles è stata molto chiara su questo punto: se Barcellona si dichiarerà autonoma e formerà un nuovo stato, sarà fuori dall'Ue e dovrà fare domanda formale di adesione. Sulla carta Barcellona avrebbe tutte le carte in regola per diventare il ventinovesimo stato dell'Unione, ma per ammettere un nuovo membro nel club europeo serve l'unanimità dei capi di stato e di governo. C'è da scommetterci che Madrid non darà mai il suo benestare. E così la Catalogna si ritroverebbe tagliata fuori da tutti i benefici che essere europei dà.