Affari Europei
Ue, ok alle frontiere blindate. Schengen sospeso e controlli su tutti

Non e' la fine della libera circolazione dei cittadini europei, ma sicuramente le decisioni prese oggi a Bruxelles per dare una "risposta comune" alla minaccia terroristica una settimana dopo le stragi di Parigi e mentre e' in corso un nuovo assalto con ostaggi in un hotel nel Mali rendono piu' "blindato" lo spazio Schengen. Entro la fine dell'anno, ha spiegato il ministro degli Interni francese al termine della riunione straordinaria a Bruxelles, "la Commissione presentera' una proposta di riforma del codice delle frontiere Schengen" per rendere possibili i "controlli sistematici e coordinati sui cittadini europei che attraversano i confini esterni, in entrata o in uscita".
E' un "cambiamento epocale", ha sintetizzato Bernard Cazeneuve, "un rafforzamento pesante e grave dei controlli", secondo il ministro Angelino Alfano. Oggi "l'Europa ha dato una risposta alle richieste della Francia", perche', ha commentato il commissario Dimitris Avramopoulos, venerdi' scorso "non e' stata attaccata solo la Francia ma l'Europa intera, e la risposta doveva essere europea".
L'intensificazione dei controlli partira' "immediatamente", ma la modifica del codice e' necessaria perche' questi possano essere, appunto, "sistematici e obbligatori". Prevederanno in particolare la "consultazione obbligatoria delle banche dati nazionali ed europee e in particolare il Sis, il Sistema di informazione di Schengen, che dovra' essere a questo scopo alimentato in modo costante e in tempo reale dalle autorita' nazionali che provvedono alla registrazione di chi entra ed esce dai confini.
"La nostra reazione collettiva deve essere implacabile - ha detto Cazeneuve che aveva chiesto la riunione straordinaria dopo gli attacchi della scorsa settimana proprio per discutere di queste misure - occorre uscire dalle promesse senza futuro, dagli indugi, dalle lentezze, altrimenti l'Europa si perdera'". La Francia, che ha introdotto proprio una settimana fa i controlli alle sue frontiere con gli altri paesi, li manterra' "fino a quando durera' la minaccia terroristica".
Schengen prevede che ogni paese possa, per ragioni eccezionali di minaccia alla sicurezza intera, ristabilire i controlli ai confini, ma solo temporaneamente. La Francia lo aveva fatto, solo poche ore prima degli attentati, in vista della Conferenza sul clima Cop21, in programma dal 30 novembre prossimo a Parigi.
Oltre ai controlli alle frontiere esterne, sicuramente la misura piu' immediatamente tangibile, i Ventotto hanno oggi deciso di arrivare entro la fine dell'anno all'accordo sul "Pnr", ovvero lo scambio delle informazioni sui passeggeri dei voli aerei: manca l'accordo del Parlamento europeo, ma l'obiettivo e' che questi dati riguardino anche i voli interni allo spazio Schengen e che vengano conservati per almeno un anno. Infine, sono state decise nuove misure per contrastare il traffico delle armi, e in particolare un'azione comune per la tracciabilita' del percorso che seguono prima di arrivare nelle mani dei terroristi.