Affari Europei
Stato sociale, no global e Gramsci. Marine Le Pen svolta a sinistra

“Io non mi sono mai sentita di destra”. Parola di Marine Le Pen, che continua la sua ascesa tra gli elettori francesi impadronendosi dei temi cari alla sinistra: potenziamento delle misure sociali, rifiuto della globalizzazione americocentrica e del trattato di libero scambio Usa-Ue. E la leader del Front National ammette la sua passione per gli scritti di Gramsci...
LA TRASFORMAZIONE - Il Front National è nato come un partito di destra anti immigrati, fondato dal padre di Marine, Jean-Marie, che aveva dato alla sua creatura un'impostazione profondamente liberista, con un approccio economico e al libero mercato che doveva molto alla flosofia reaganiana. Ma negli ultimi anni, con la presa del potere da parte della figlia Marina, il partito si sta trasformando in qualcosa di molto diverso. Una creatura versatile e adattabile, dai forti contenuti populisti ma non schierata ideologicamente. E così da tempo Marine ripete che il Front National "non è né di destra né di sinistra", ma che è solo "vicino alla gente, al popolo". Così, la leader del Front National non fa mistero di apprezzare profondamente autori e pensatori di sinistra. Uno su tutti, Antonio Gramsci. Non è un mistero che le lezioni del grande pensatore sardo siano state interiorizzate e comprese meglio dalla destra che dalla sinistra francese, percepita quest'ultima come troppo attenta a combattere i "populismi" e lontana dal "popolo".
SVOLTA A SINISTRA - E così, al fianco della retorica anti immigrati Marine ha inserito nel suo vocabolario politico altri temi da sempre molto più cari alla sinistra francese (e non solo francese). Le politiche economiche del Front National sono fortemente conservatrici e tutt'altro che liberali. Il messaggio di ostilità alla globalizzazione a forte trazione Usa trova i favori di molti esponenti delle classi meno agiate. In questo senso, la Le Pen si è già espressa a sfavore del trattato di libero scambio Usa-Ue (Ttip), incassando anche qui molti favori tra gli elettori francesi. Non solo. Marine si è appropriata del tema cardine della sinistra: lo Stato sociale, promettendo interventi forti sul Welfare e un potenziamento dei servizi per i cittadini, screditati e abbandonati dopo decenni di declino economico e scandali giudiziari nel settore pubblico. "Lo Stato non protegge i cittadini, e allora ci penserò io", continua a dire lei durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Nord-Pas-de-Calais.
TERRENO FERTILE - Il Front National ha così via via occupato uno spazio che prima era occupato dai comunisti francesi. I socialisti al potere hanno deluso molto e la popolarità di François Hollande è scesa parecchio tra i francesi, che ormai vedono il proprio presidente come un subalterno di Angela Merkel. La frustrazione delle classi operaie e comunque più povere, da sempre serbatoio della sinistra, è ai massimi storici e ormai ha superato gli steccati ideologici di un tempo. E Marine ha capito di poter intercettare tutti questi scontenti. La retorica del Front National ha trovato terreno fertile in una situazione di profonda crisi economica e di timore, non solo verso il diverso ma anche verso il futuro. Le risposte di Marine sono sempre forti e rapide, proprio quelle che vogliono sentire buona parte dei francesi per sentirsi al sicuro. Sia a destra sia a sinistra. Davanti a lei c'è l'importante snodo del voto regionale. Se dovesse vincere in Nord-Pad-De-Calais potrebbe ricevere la spinta decisiva in vista delle presidenziali del 2017.