Affari Europei
Immigrati, Israele imita l'Ungheria: un muro contro i profughi siriani

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avvertito che non consentira' che Israele sia "sommerso" da rifugiati siriani e africani e ha annunciato la costruzione di una recinzione al confine con la Giordania. "Non lasceremo che Israele sia travolto da un'ondata di rifugiati clandestini e attivisti terroristi", ha detto alla riunione settimanale del gabinetto di governo, dopo l'appello del capo dell'opposizione, Isaac Herzog, perche' accogliesse i siriani in fuga dalla guerra civile.
"Israele non e' indifferente alla tragedia umana dei profughi siriani e africani", ha spiegato ancora Netanyahu, "ma Israele e' uno Stato piccolo, molto piccolo, che non ha una profondita' demografica e geografica ed ecco perche' dobbiamo controllare le frontiere". Per questo il premier ha annunciando che sta cominciando a costruire una recinzione al confine con la Giordania, il quarto 'muro' eretto da Israele: 30 chilometri dalla citta' costiera di Eilat, nel Mar Rosso, fino alla storica Timna.
Quando era stata approvata a giugno, Netanyahu aveva spiegato che la recinzione al confine con la Giordania era il prosieguo dei 240km di barriera costruita al confine con l'Egitto, un chiusura che ha quasi azzerato il numero di migranti africani che entrano illegalmente in Israele (in precedenza, attraverso il Sinai egiziano, ne erano entrati piu' di 50mila, in prevalenza eritrei e sudanesi). Israele ha anche una recinzione sulle alture del Golan, lungo la frontiera siriana; e quella che corre in Cisgiordania, che ha cominciato a costruire durante la seconda 'intifada', tra il 2000 e il 2005.