Nel 2013 la politica estera dell'Unione europea ha registrato un netto miglioramento della sua efficacia, e l'Italia in particolare e' tornata a contare dopo alcuni anni in cui i governi si erano concentrati sui problemi legati alla crisi economica. E' la valutazione del Consiglio europeo sulle relazioni estere (Efcr), un think-tank paneuropeo che ha presentato a Bruxelles la quarta edizione della European foreign policy score card.
"Un ritorno significativo", quello dell'Italia, si legge nel rapporto, dopo che "negli ultimi tre anni i leader italiani si sono concentrati, non sorprendentemente, sulla crisi dell'Euro e i problemi economici del Paese". Il contributo dell'Italia, che nel 2012 ha riguardato solo 3 aspetti della politica estera europea, e' aumentato a 10 l'anno successivo con il governo guidato da Enrico Letta, si sottolinea nel rapporto. "In particolare, ha avuto un ruolo costruttivo nella politica di vicinato e ha sostenuto attivamente una soluzione diplomatica alla crisi in Siria. Ha inoltre aumentato l'aiuto allo sviluppo per la prima volta da diversi anni". Il netto miglioramento della performance dell'Italia "suggerisce nuovamente che le personalita' possono fare la differenza nella politica estera", conclude il paragrafo sul nostro paese del rapporto. Pu' in generale, "nel 2013 gli Stati Ue hanno dedicato piu' tempo e attenzione alla politica estera rispetto ai tre anni precedenti".