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Affari Europei
Putin terrorizza Baltico e Nord Ue. Ue contro Trump sulle sanzioni a Mosca

DALLE SANZIONI AI TEST MILITARI: IL RAPPORTO BIVALENTE DELL'UE CON LA RUSSIA DI PUTIN

Vladimir Putin è stato l'uomo della settimana per quanto riguarda la politica internazionale. Ancora una volta. Discusso, attaccato, elogiato. Da qualsiasi parte la si guardi il presidente della Russia non lascia mai indifferenti. Tra nuove sanzioni degli Stati Uniti e maxi esercitazioni militari lanciate al confine con i paesi Baltici non c'è stato proprio tempo di annoiarsi dalle parti di Mosca. Con Bruxelles che mantiene un atteggiamento ambivalente: da una parte non può che avere timore delle mire espansionistiche di Putin ai suoi confini orientali, dall'altra però si schiera apertamente contro le nuove sanzioni americane a Mosca, che potrebbero causare danni all'economia europea.

SANZIONI USA, STAVOLTA L'UE STA CON LA RUSSIA: "DIFENDEREMO I NOSTRI INTERESSI"

Finora l'Ue aveva sempre seguito gli Stati Uniti per quanto riguarda le sanzioni alla Russia. Ma questa volta Bruxelles ha deciso di assumere una posizione meno politica e meno intransigente e più pragmatica, guardando anche e soprattutto i propri interessi. Non a caso da Mosca erano arrivati chiari avvertimenti. "La nuova legge americana sulle sanzioni, incluse quelle contro la Russia, dovrebbe far pensare l'Unione europea su ciò che porta l'uso sconsiderato degli strumenti di sanzione", ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia all'Unione europea Vladimir Chizhov. "Questa ... storia, credo - ha detto Chizhov -, dovrebbe ancora far si' che l'Unione europea ei suoi Stati membri, e l'opinione pubblica, riflettano su ciò che porta l'uso sconsiderato di strumenti sanzionatorie". Una richiesta che ha fatto breccia dalle parti di Bruxelles, tanto che il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha espresso molte preoccupazioni sul punto. tutte le sanzioni, il presidente della Commissione europea si riserva il diritto di prendere misure adeguate. "Nel caso in cui le sanzioni Usa dovessero recare svantaggio al commercio delle aziende europee con la Russia nel settore dell'energia, l'Ue è preparata a intraprendere passi appropriati per rispondere nel giro di giorni", ha dichiarato Juncker. "Siamo pronti. Dobbiamo difendere i nostri interessi economici di fronte agli Stati Uniti, e lo faremo". Una posizione quasi del tutto inedita quella dell'Ue sul punto delle sanzioni, anche se c'è da sottolineare che le stesse sanzioni Usa sono state ammorbidite grazie all'intercessione di Bruxelles. "Una parte significativa della sanzioni contro la Russia è stata lasciata cadere", esultano nei corridoi di Bruxelles.

POLONIA FUORI DAL CORO UE: "SANZIONI GIUSTISSIME". ASSE VARSAVIA-LONDRA-TRUMP

Posizione diversa invece per uno degli Stati membri dell'Ue, vale a dire la Polonia. Varsavia sta vivendo un momento drammatico nei rapporti diplomatici con Bruxelles e con la stessa Mosca. Teme molto i movimenti militari di Putin nella regione e per questo il legame con Trump e Gran Bretagna è quantomai stretto vista anche la necessità di aiuto, anche militare, sul terreno. L'intesa protezionistica sfocia anche nei complimenti polacchi per le nuove sanzioni. Le nuove sanzioni contro la Russia potrebbero anche colpire le aziende che fanno parte del progetto Nord Stream II, il progetto del gasdotto che collegherà Russia e la Germania, bypassando Polonia, Ucraina e gli Stati del Baltico, raddoppiando la capacità di 55 miliardi metri di cubi di gas che attualmente transita attraverso il Nord Stream. Nella nota il ministero degli Esteri polacco conferma che il rallentamento del progetto del Nord Stream II "è coerente con gli interessi strategici della Polonia e della regione dell'Europa centro-orientale" e potrebbe significare una maggiore diversificazione delle forniture energetiche all'Unione europea.

LA NATO METTE NEL MIRINO ESTONIA E GEORGIA

Ma le sanzioni non sono l'unico guanto di sfida lanciato dagli Stati Uniti alla Russia. Nel corso di questa settimana, infatti, il vicepresidente Mike Pence si è recato in Estonia e Georgia, dove ha promesso un impegno in prima persona di Nato e Usa per difendere i due paesi dall'"occupazione russa". "La Russia continua ad occupare un quinto del territorio georgiano. E gli Stati Uniti condannano severamente l'occupazione di Mosca del suolo della Georgia", ha aggiunto Pence. "Siamo con voi, siamo orgogliosi della nostra amicizia e della collaborazione strategica con la nazione e con i cittadini della Georgia", ha detto ancora il vicepresidente, esprimendo la speranza che la Georgia "un giorno" si unisca alla Nato. In questo senso, Pence ha mostrato apprezzamento per il fatto che Tbilisi spende il 2 per cento del Pil per il settore della difesa, "più di quanto non facciano alcuni paesi membri della Nato", e "nonostante ciò sia dovuto alla dura realtà. L'amministrazione Trump risponderà sempre ai paesi che cercheranno di violare la sovranita' e l'integrita' territoriale della Georgia. Continueremo a sostenere la Georgia per sovvertire le conseguenze dell'occupazione russa", ha dichiarato il vicepresidente Usa.".

PUTIN RISPONDE: MAXI TEST MILITARI DELLA RUSSIA AI CONFINI DEL BALTICO

Parole che non sono passate inosservate a Mosca. La Russia "rispetta i rapporti dei paesi vicini con gli Usa e con altri paesi del mondo", ma suscita "preoccupazione" l'ampliamento di "diverse alleanze e il rafforzamento delle infrastrutture militari di queste alleanze verso i confini" russi: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la visita del vice presidente americano Mike Pence in Estonia e in Georgia. Quando parla di "alleanze", Peskov si riferisce evidentemente alla Nato.  E la risposta di Putin non si è fatta attendere. Ed è arrivata sul piano militare. La Russia invierà, fra la metà di questo mese e i primi di settembre, migliaia di militari in Bielorussia , per arrivare a dislocare fino a 100mila persone ai confini con i Baltici per le esercitazioni congiunte con Minsk "Zapad 2017" (Occidente) in programma da tempo, fra il 14 e il 20 del mese prossimo. Mosca ha informato la Nato che saranno solo 13mila i militari coinvolti, ma il New York Times denuncia che il numero di personale coinvolto - fra soldati, personale della sicurezza e civile- dovrebbe essere compreso fra le 60mila e le 100mila unità. "Abbiamo tutte le ragioni per ritenere che potranno prendervi parte un numero sostanzialmente maggiore di militari rispetto a quello ufficiale", aveva dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg lo scorso luglio. Mosca fra l'altro non ha ancora dato il via libera a osservatori internazionali.

BIELORUSSIA TESTA DI PONTE DI PUTIN. PAURA NELL'EUROPA DEL NORD

Le manovre si svolgeranno oltre che in Bielorussia anche nel Mar Baltico, a Kaliningrad e nella Russia occidentale: si prevede fra l'altro il dispiegamento in Bielorussia di almeno due battaglioni (tremila militari) del Primo corpo carri della guardia che dopo la guerra, era stata dislocata nella DDR e aveva preso parte alla repressione della primavera di Praga nel 1968: sciolta alla fine degli anni Novanta era stata ricostituita nel 2015. Mosca ha già inviato in Bielorussia, su base permanente, un migliaio di militari (per difesa aerea, comunicazioni e logistica). Entro metà agosto, migliaia di militari cominceranno ad arrivare in vista delle esercitazioni. Il resto arriverà all'inizio di settembre. Insieme al corpo di carri prenderà parte alle esercitazioni, schierata nella zona di Smolensk, ai confini con la Bielorussia, anche una nuova divisione motorizzata che dispone di 800 carri armati e 300 pezzi di artiglieria, oltre a decine di lanciatori di missili Iskander. L'operazione prova l'asse più forte che mai tra Putin e Lukashenko. con la Bielorussia a fungere da testa di ponte per il Cremlino verso l'Europa. Con Baltico e Scandinavia più in allarme che mai.

Quale equilibrio saprà trovare l'Europa tra sostegno a Mosca sulle sanzioni e difesa dei propri Stati membri?

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