Affari Europei
L'Ue vuole più trasparenza: verso un registro obbligatorio per i lobbisti
Più trasparenza e meno ambiguità. Sono le parole d'ordine della Commissione Europea che va verso il registro obbligatorio per i lobbisti che operano nelle istituzioni Ue. L'iniziativa è stata annunciata dal vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, che ha annunciato l'avvio di una consultazione pubblica di 12 settimane (fino al 24 maggio) per raccogliere contributi sull'operato dell'attuale registro per la trasparenza dei rappresentanti di interessi presso le istituzioni Ue e sulla sua futura evoluzione verso un sistema obbligatorio per i lobbisti esteso a Commissione, Parlamento e Consiglio dell'Unione.
"Questa Commissione ha deciso di cambiare il suo modo di lavorare", ha spiegato Timmermans, "cominciando a consultare le parti interessate e essendo più e aperti su chi incontriamo e perché lo facciamo. Abbiamo bisogno di andare avanti, stabilendo un registro obbligatorio che copra tutte e tre le istituzioni, assicurando la piena trasparenza sui lobbisti che cercano di influenzare la politica decisionale dell'Ue. Per aiutarci a elaborare questa proposta giusta, speriamo di ricevere quanto più feedback possibile dai cittadini e dalle parti interessate provenienti da tutta Europa su come funziona il sistema attuale e come dovrebbe evolvere. Un'Unione europea che sia più trasparente e responsabile è un Unione che farà un miglior servizio ai propri cittadini".
La consultazione sarà suddivisa in due parti. La prima consente anche ai non esperti, comprese amministrazioni pubbliche e singoli cittadini europei, sul tema di rispondere a domande di ordine generale sui lobbisti. La seconda parte intende, invece, raccogliere pareri sul funzionamento pratico dell'attuale sistema da parte di coloro che lo utilizzano. I risultati di questa consultazione pubblica costituiranno la base per una proposta di accordo generale tra le varie istituzioni Ue che nei piani dellla Commissione sarà presentata entro la fine del 2016.