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Affari Europei
Trattative Brexit, May e Juncker come in un suk
Theresa May e Jean Claude Juncker

Quella che sta andando in scena tra il premier britannico Theresa May e il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, é una scenetta che si potrebbe vedere in un qualunque mercato di Marrakesh o Istanbul. Il venditore che propone un prezzo alto e l'acquirente che spara un prezzo ridicolo per poi incontrarsi nel mezzo. Il problema che in ballo non c'é un tappeto, ma la prima economia del globo, quella europea.

Trattativa di fuoco Londra-Bruxelles

Giá, perché secondo le ricostruzioni giornalistiche l'incontro avvenuto mercoledì scorso tra Juncker e May sarebbe stato disastroso, come rivela la Faz. Il motivo é presto detto: May vuole continuare ad avere tutti i privilegi dell'essere parte del mercato comune europeo mentre Juncker non ci pensa proprio e pretende non solo che ai cittadini Ue in Uk siano riconosciuti una serie di diritti, ma anche che Londra paghi i conti comunitari fino al 2019.

Juncker pessimista sull'incontro con May

"Sono uscito dall'incontro dieci volte piu' scettico": e' uno Jean-Claude Juncker molto pessimista sull'esito delle trattative con Londra per la Brexit ad esprimersi in questi termini dopo un incontro "confidenziale" con il primo ministro britannico Theresa May mercoledi' scorso a Downing Street, i cui particolari sono stati rivelati dall'autorevole quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, tradizionalmente vicino alla Cdu della cancelliera Angela Merkel: "E' chiaramente una mossa tattica da parte della Commissione", afferma infatti il capo dell'ufficio berlinese dell'Economist, Jeremy Cliffe, il quale ha a sua volta rilanciato via Twitter tutti i punti salienti della cena di lavoro tra il presidente della Commissione e la premier, che il giornalista non esita a definire "disastrosa".

'Gravi problemi di comunicazione' tra Juncker e May

Essa, infatti, mostrerebbe "che vi sono gravi problemi di comunicazione" tra i principali attori della vicenda, nel senso che "importanti messaggi da Berlino e da Bruxelles" avrebbero "difficolta' di passare" a Londra. Con la conseguenza che Downing Street "sta procedendo in base ad alcune convinzioni profondamente errate sulla stessa Brexit e l'Unione europea". Non solo: da parte sua la Commissione, si sarebbe convinta che sia "altamente probabile un collasso delle trattative", ma spera che i britannici "comprenda in tempo quale sia la realta'". E ancora: "L'Unione non e' un golf club", avrebbero detto gli ospiti venuti da Bruxelles alla signora May. Secondo la ricostruzione della Faz - che si richiama ad ambienti di Bruxelles - Theresa May non avrebbe mostrato alcuna disponibilita' a possibili compromessi, mentre le sue rappresentazioni sulla trattativa stessa vengono giudicate "del tutto irrealistiche".

Fallimento delle trattative possibile e vincino

Pertanto la probabilita' di un fallimento dei negoziati viene data "al 50%" dalle fonti vicine a Juncker citate nell'articolo del quotidiano tedesco. Secondo il quale May, nel colloquio con il presidente della Commissione europea, ha insistito sul fatto che si affronti "sin dall'inizio" il tema di un accordo di libero scambio, mentre la Ue si attiene alla condizione che se ne parli solo quando saranno state chiarite le modalita' della separazione. Inoltre, Londra afferma che il Regno Unito non debba corrispondere alcuna somma agli altri paesi in relazione ai trattati europei, mentre per Bruxelles il conto e' slato e oscilla tra i 60 e i 63 miliardi di euro. Il presidente della Commissione ha anche insistito dicendo che "la Brexit non puo' essere un successo" e che il Regno Unito non fara' parte neanche dell'unione doganale, come per esempio la Turchia. May "e' sembrata sorpresa di fronte a quest'affermazione" - scrive il giornale tedesco - dando ai suoi interlocutori la sensazione "di non essere stata pienamente informata". Forse il premier britannico, ha detto il giorno dopo Juncker a Merkel nel corso di una telefonata, "vive in un'altra galassia". May ha peró smentito la ricostruzione giornalistica, affermando che l'incontro é stato costruttivo.

Non accordo, un disastro per tutti

E' la politica, qualcuno potrebbe dire. Alla fine i due interlocutori troveranno un punto di incontro e non ci saranno rotture. I problemi sono due. Primo, che in questo tira e molla di dichiarazioni e finte fughe di notizie ad andarci di mezzo sono gli Stati, con lo spread che presto inizierà a ballare a seconda delle previsioni sulla Brexit. Secondo, che in questa trattativa dai toni infuocati il sentimento antieuropeista in Uk e anti-britannico in Ue non potrá che aumentare. Con il rischio che alla fine per blandire l'opinione pubblica un accordo non si trovi mai. Con conseguenze disastrose per Londra e pessime per Bruxelles.

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