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Affari Europei
Voto, la tegola Dieselgate si abbatte su Merkel
La cancelliera Merkel ha sempre difeso le case automobilistiche nel Dieselgate

Le autorita' per la tutela dei consumatori e la Commissione europea hanno inviato una lettera all'amministratore delegato di Volkswagen per chiedere al gruppo automobilistico tedesco a riparare rapidamente tutti i veicoli interessati dallo scandalo del "dieselgate". Come informa la Commissione, si vuole cosi' garantire che il gruppo Volkswagen rispetti il diritto dei consumatori in seguito allo scandalo.

Volkswagen non ha ancora ritirato tutti i veicoli coinvolti nello scandalo

Le autorita' per la tutela dei consumatori in tutta l'Ue continuano a ricevere segnalazioni che molti dei veicoli interessati non sono ancora stati riparati. Nel 2016, Volkswagen si era impegnata a riparare tutti i veicoli interessati entro l'autunno 2017: si chiede quindi alla societa' di confermare entro un mese che questo piano sara' mantenuto. In particolare, dovra' informare i consumatori individualmente, comunicando le informazioni sufficienti per prendere le opportune decisioni, riguardo ai motivi chiari e precisi per cui il veicolo deve essere riparato; che cosa comporta la riparazione; che cosa bisogna fare per far riparare il veicolo; che cosa puo' succedere o succedera' se il veicolo non e' riparato; in quali Stati Ue i veicoli che non sono stati riparati smetteranno di essere considerati conformi e quando. Inoltre, anche i consumatori che hanno comprato i loro veicoli o che ne eseguano la manutenzione al di fuori della rete concessionaria Volkswagen dovranno essere informati. Se entro un mese la societa' tedesca non rispondera', spettera' ai singoli paesi decidere come reagire, informa la Commissione.

Merkel preoccupata per lo scandalo Dieselgate

Il Dieselgate entra nella campagna elettorale tedesca. La cancelliera Angela Merkel ha incontrato lunedí i sindaci delle citta' piu' inquinate della Germania, che rischiano di dover interdire le vetture diesel dai centri urbani. Merkel ha gia' bacchettato i principali costruttori d'auto per le loro reticenze, menzogne e ambiguita' sui test delle emissioni, ma a due settimane dalle legislative il vero problema e' quello di disinnescare la bomba a orologeria del divieto di circolazione. L'associazione Umwelthilfe ha denunciato "piu' di 10.000 decessi prematuri l'anno" dovute alle emissioni di NOx, l'ossido d'azoto, in Germania e la giustizia potrebbe vincolare oltre 70 Comuni i cui livelli di inquinamento superano i limiti europei. Secondo i tribunali di Monaco e Stoccarda il divieto di circolazione rappresenta la sola misura efficace per abbassare i livelli di inquinamento.

Aiuti alle cittá piú inquinate

All'inzio di agosto le principali case costruttrici hanno offerto di ritirare le auto diesel piu' vecchie e di aggiustare il software di 5 milioni di vetture, un terzo del parco diesel tedesco. Tuttavia si tratta di misure ancora insufficienti e la cancelliera, per evitare l'impopolare divieto di circolazione, ha convocato i sindaci per chiedere loro, in cambio di alcuni aiuti di Stato, di migliorare i trasporti pubblici e aumentare il numero delle stazioni di ricarica per le auto elettriche. Gerd Lansberg, numero uno dell'associazione dei Comuni tedeschi, punta il dito contro i costruttori di auto. In compenso i due grandi partiti tedeschi, i conservatori e i socialdemocratici restano compatti nel difendere un settore, quello del diesel, che porta ricchezza e occupazione garantendo 800.000 posti di lavoro. Intanto per novembre e' stato fissato un altro "vertice del diesel", dopo che quello di agosto si e' trasformato in una specie di passerella per i costruttori di auto. 

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