Cameriere sbotta su Tik Tok: "Pagato 20 euro per 6 ore: è sfruttamento"

Cameriere si sfoga sul social dopo la paga da "fame" ricevuta. "Episodio che rispecchia il Paese reale", commentano i sindacati

Di Redazione Cronache
Screen Video Lavori sottopagati
Cronache

Un cameriere riprende e poi denuncia su TikTok il ristoratore che lo paga 20 euro per 6 ore di lavoro

Il problema del lavoro infiamma la politica tra equo compenso e salario minimo. Non mancano infatti i casi di persone che ricevono un compenso molto al di sotto di quello che sarebbe dovuto. Emblematica la storia di un cameriere che si è sfogato su TikTok per avere ricevuto 20 euro per avere lavorato dalle 18 alle 24. Ilò fatto è avvenuto a Modena e il video ovviamente è diventato immediatamente virale.

Leggi anche: Svizzera, quanto guadagna un cameriere? La cifra è impressionante

Il giovane sottolinea come la scusa del proprietario del locale sia stata la solita "serata di prova", affermazione che ha portato a uno scontro verbale molto acceso con l'autore del video. Peccato che la legge prevede che anche i giorni di lavoro in prova debbano essere retribuiti esattamente come gli altri. Nel video si vede come il giovane non sia fermato un attimo durante la serata, sopportando anche alcuni comportamenti poco educati dei clienti.

Leggi anche: Il critico Iaccarino: "Giusto pagare 2 euro in più per far tagliare il toast"

La prestazione di lavoro è quindi identica a quella dei suoi colleghi assunti, quindi perché pagarlo così poco? Il proprietario evidentemente è in malafede. Solo dopo che il ragazzo minaccia di chiamare la polizia gli viene consegnata la somma pattuita di 50 euro.

Leggi anche: Renzi: "Noi volevamo fare il salario minimo nel 2018, Landini ci disse di no"

"Vergognatevi imprenditori italiani - accusa il ragazzo - Perché i ragazzi spacciano? Perché i ragazzi commettono reati? Per persone come queste". Come riporta l'Ansa, Cgil, Cisl e Uil commentano parlando di un "episodio che rispecchia il Paese reale. Sempre più casi così e il periodo di prova è regolato dal contratto". Stefano Corghi, presidente del consorzio Modena a tavola si difende: "Non siamo tutti così". 

Tags:
camerierefoodristorante