Allarme debito pubblico, il rendimento dei Btp da record è un boomerang

I decennali salgono a oltre il 4,5%, non succedeva dal 2013: un'opportunità per chi investe ma un problema per il Tesoro. Tassi alti e rischio recessione

di Redazione Economia
Giancarlo Giorgetti
Economia

Conti dello Stato, in arrivo una nuova stangata. I 10 rialzi dei tassi mettono in ginocchio l'Italia

Come se non bastassero i problemi legati alla manovra finanziaria, per il governo Meloni è in arrivo una nuova batosta destinata ad incidere in maniera pesante sul debito pubblico dell'Italia, già alle stelle. Una nuova cambiale per l'esecutivo arriva - si legge su Repubblica - dall'aumento dei rendimenti sui titoli di Stato. Il Btp decennale, cardine del debito pubblico italiano, torna a pagare oltre il 4,5%. Il 4,53% ieri, nove punti base più della vigilia, dopo un'altra seduta di tensione per tutte le obbligazioni. Non consola che lo spread, lo scarto col Bund tedesco, sia in relativa tenuta. I due dati indicano due tendenze: il primo misura il costo del debito del Tesoro, il secondo, più politico, esprime il maggior rischio che l’Italia deve pagare per il fatto di essere l’Italia.

E benché i due dati vadano nella stessa direzione, è a "quota 4,5%" che bisogna stare attenti. Intanto - prosegue Repubblica - perché è un dato più lanciato del secondo, e ha effetti immediati, miliardari. Lo spread a 180 punti è un livello visto e rivisto negli ultimi 15 anni. In attesa di sapere se c’è un “caso Italia” sui mercati, che comunque da luglio hanno estratto lo schioppo in attesa di capire come se la caverà il governo in caso di recessione, e come quadrerà il bilancio 2023, c’è "quota 4,5%” da affrontare. Un livello che non si vedeva da marzo, e prima di allora da 10 anni.

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È una moneta a due facce: quella dell’opportunità, per chi investe, quella del costo per il Tesoro che a fine 2023 avrà emesso oltre 300 miliardi di nuovi titoli. Il ministro Giancarlo Giorgetti l’altro ieri ha detto sconsolato che con i tassi di due anni fa "avremmo avuto 14-15 miliardi in più da mettere sul fisco", e che "una manovra di bilancio è stata portata via dalla rendita finanziaria", drogata dai 10 rialzi dei tassi fatti dalla Bce negli ultimi 15 mesi, portando al 4,5% il tasso di rifinanziamento alle banche.

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