Eredità Agnelli, 16 società offshore alle Isole Vergini. Trema John Elkann

Margherita adesso non si accontenta più e reclama i miliardi della madre Marella Caracciolo e il controllo della Exor

Economia

Eredità Agnelli, la scoperta che stravolge gli equilibri: tesoro nascosto

Non c'è solo lo scandalo che ha travolto i vertici della Juventus a far tremare l'impero degli Agnelli, adesso si aggiunge una nuova questione che potrebbe stravolgere tutte le attuali gerarchie di potere della famiglia. Spunta - si legge sul Fatto Quotidiano - un patrimonio estero mai quantificato di Gianni Agnelli, scomparso quasi 20 anni fa, il 23 gennaio 2003. Da aggiungere, a detta di sua figlia Margherita, a quello dichiarato in Italia: sottratto ai suoi diritti, attribuendolo a lungo alla madre e tenendolo al sicuro da occhi indiscreti in società offshore delle Isole Vergini Britanniche, con conti in Svizzera. E a riconoscere che esistesse un patrimonio estero dell’Avvocato, per la prima volta, sono per paradosso persino i legali dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, in una memoria depositata il 20 luglio 2020 al Tribunale di Torino dove, il 6 ottobre scorso, davanti al giudice, è cominciato il nuovo processo civile intentato da Margherita Agnelli contro i tre figli nati dal primo matrimonio con Alain Elkann.

Questa volta, - prosegue il Fatto - la signora Margherita Agnelli de Pahlen, non chiede più il "rendiconto" dell'eredità del padre, come accadde nella precedente causa avviata nel 2007 e conclusasi con una sconfitta, ma reclama l’eredità della madre Marella Caracciolo di Castagneto, morta nel 2019 all’età di 91 anni. Se le ragioni della figlia dell'Avvocato fossero accolte, tutti i beni in possesso di "donna Marella" o che aveva donato in vita ai suoi tre nipoti Elkann dovrebbero essere ripartiti assegnandole la quota "legittima" del 50%. Togliendo così a John il controllo della società Dicembre, il piccolo gioiello finanziario che gli consente (ne controlla il 60%, mentre Lapo e Ginevra hanno il 20% ciascuno) la maggioranza nell’accomandita di famiglia, l’olandese Giovanni Agnelli B.V: e, attraverso di essa, nell’impero di Exor, valutato tra i 30 e i 40 miliardi di euro, a cominciare dalla partecipazione in Stellantis.

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