In 4 anni serviranno 3,8 mln di nuovi lavoratori. La soluzione? Programmare la formazione del personale

Le imprese dovranno essere le prime a formare all'interno i vari “sostituti” ricavandone una continuità di lavoro come desiderano

di Ezio Pozzati
Economia

La programmazione nel mondo del lavoro

Quando si parla di lavoro questa parola diventa un tasto molto delicato perché, quando non ce n’è, è una preoccupazione non da poco, ma quando è possibile ricorrere a coprire posti di lavoro, molto spesso ci imbattiamo in cartelli o in richieste di personale qualificato o specializzato. 

Da più parti si legge che fra qualche anno dovranno essere sostituite circa 2.600.000 persone che andranno giustamente in pensione e stando ad alcune stime il mercato del lavoro richiederà, nei prossimi 4 anni, 3,8 milioni di nuovi addetti. A questo punto direi che le cifre snocciolate siano di tutto rispetto e che possono concretizzarsi dando vita ad UNA PROGRAMMAZIONE

Cosa intendo dire? Ovviamente, tutti i settori sono coinvolti, ma il problema è qualificare e specializzare nuovo personale. Come si fa? Come si è sempre fatto negli anni precedenti, si assumono apprendisti, che non hanno niente a che vedere con gli stagisti, con un contratto di formazione che preveda una retribuzione minima di 10 euro netti l'ora (meglio ancora se detassati) e coinvolgendo le aziende che assumono con il mero pagamento dell'assicurazione e del versamento dei contributi figurativi, così non si incide ulteriormente sul costo aziendale

Le imprese dovranno essere le prime a formare all'interno i vari “sostituti” ricavandone una continuità di lavoro come desiderano. Per concludere credo che tutte le categorie, dai rappresentanti dei lavoratori e delle imprese, dovrebbero supportare una iniziativa che abbia il sapore della programmazione creando così persone che introdotte e motivate (anche da uno stipendio decente) potranno sicuramente essere di aiuto alle fuoriuscite per pensionamenti

A questo punto non rimane che chiedere anche al Governo di fare in modo che per almeno due anni gli imprenditori possano avere dei costi sostenibili con soddisfazione di tutti gli interessati e se non lo fai adesso, quando? Programmare, programmare, programmare.

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