L'immobiliare volatile come le criptovalute, ma gli investitori non lo sanno

Nonostante gli evidenti vantaggi rispetto al mercato immobiliare, i rischi connessi alle valute virtuali non sono sempre compresi appieno...

di Redazione Economia
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Immobiliare contro criptovalute, due asset volatili ma percepiti diversamente dagli investitori

Il mercato immobiliare potrebbe essere meno solido di quanto si possa pensare. Da sempre, tra gli asset considerati più solidi dagli investitori ci sono le case. Un investimento, questo, visto come l’opposto delle criptovalute che, invece, sono considerate molto volatili.

Eppure, come scrive il fund manager Alexis Bienvenu su Milano Finanza, in tutto il mondo, nel giro di pochi mesi, si sono volatilizzate ingenti somme di denaro nel settore immobiliare, come se le valutazioni degli ultimi anni non fossero mai esistite.

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E nel frattempo, si sta assistendo a un aumento significativo delle criptovalute. Quando i tassi di interesse aumentano, le valute virtuali sembrano essere in grado di conservare la ricchezza in modo più efficace rispetto ai tradizionali asset "reali". Ma è davvero il digitale a superare il calcestruzzo? Alcune caratteristiche delle valute virtuali sembrano giocare a loro favore: le transazioni sono più facili rispetto agli investimenti immobiliari, i prezzi sono aggiornati in tempo reale, e c'è una crescente diversità di opzioni di investimento disponibili.

Recentemente, scrive Milano Finanza, gli Usa hanno dato il via libera alla creazione di fondi focalizzati sul bitcoin, attirando investimenti per ben 50 miliardi di dollari in soli due mesi. Inoltre, queste valute virtuali sono spesso considerate trasparenti riguardo al rischio, poiché la loro volatilità non è nascosta. Al contrario, gli investitori tendono a sottovalutare il rischio associato al comprare una casa, il cui andamento volatile può essere visibile solo occasionalmente.

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Nonostante gli evidenti vantaggi, i rischi connessi alle valute virtuali non sono sempre compresi appieno. Chi può davvero spiegare perché il valore del bitcoin è aumentato del 520% in sette mesi, solo per poi perdere il 75% in un anno? Mentre i rischi associati agli investimenti immobiliari possono essere più facilmente misurabili, come tassi di interesse, qualità della proprietà e solvibilità degli inquilini, è più difficile collegare i rischi delle valute virtuali a parametri fondamentali.

Un recente studio, scrive ancora Milano Finanza, condotto da due autori della Banca Centrale Europea ha sollevato l'argomento principale contro il bitcoin: esso è "scollegato dalla realtà". Poiché manca di un valore intrinseco o di un'utilità duratura e legittima, secondo questi autori il suo valore "fondamentale" sarebbe pari a zero. Tuttavia, agli occhi degli investitori, il rischio di un crollo totale del bitcoin sembra essere trascurabile. Di conseguenza, la percezione del rischio associato alle valute virtuali potrebbe non essere adeguata da parte degli investitori.