Mps l’aumento di capitale non basta: per il progetto stand alone servono soldi
Nonostante i 2,5 miliardi appena raccolti da Tesoro e mercato, Rocca Salimbeni potrebbe avere bisogno di altri soldi per completare la cura voluta dall’ad
Mps, possibile altro aumento di capitale nei prossimi mesi
Per Mps deve ancora posarsi la polvere dell’aumento di capitale andato a buon fine. Intanto, però, due considerazioni emergono con chiarezza: la prima, che contro ogni pronostico (“against all odds” direbbero gli anglosassoni) Rocca Salimbeni è riuscita a portare a casa un aumento di capitale da 2,5 miliardi di cui oltre il 30% garantito dal mercato. La seconda è che, secondo quanto riferiscono fonti accreditate ad Affaritaliani.it, l’amministratore delegato Luigi Lovaglio sarebbe pronto ad andare avanti da solo.
D’altronde, il tempo è dalla sua parte: dopo la proroga ottenuta dal governo-Draghi su Mps con l’Europa (in cambio di precisi impegni che per il momento vengono rispettati scrupolosamente) non c’è più l’urgenza di completare la cessione, in fretta e furia, di Siena a qualche compratore, italiano o straniero che sia. Dopo il naufragio della trattativa con Unicredit – molteplici le cause, ma la sensazione è che non si sia mai voluto fare l’ultimo passaggio, dato che un tavolo di confronto tra Mario Draghi e Andrea Orcel non è mai stato trovato – in molti si sono detti convinti che la più antica banca del mondo sarebbe finita all’estero.
La verità è che al momento questa certezza non c’è. Anzi, la volontà di Lovaglio potrebbe essere quella di riconsegnare al mercato un istituto solido e capace di sopravvivere. Ma c’è un dettaglio: è possibile che Rocca Salimbeni, da sola, non possa riuscire in questa impresa. Per questo potrebbe essere necessario un ulteriore aumento di capitale, che traghetti definitivamente l’istituto di credito fuori dalle secche e dalle difficoltà in cui è entrata l’8 novembre del 2007 dopo l’acquisizione – folle - di Antonveneta. Un ultimo sforzo del mercato per ridare vigore alla più antica banca del mondo. In effetti, uno scambio equo.