Generalfinance sbarca a Piazza Affari: primo giorno di negoziazioni

Gianolli (Generalfinance): "Credo che questo giorno sia la consacrazione del lavoro fatto finora e credo ci porterà a progettare i prossimi quarant'anni"

di Alice Cubeddu
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Generalfinance, al via la negoziazione delle proprie azioni ordinarie sul mercato Euronext Milan, segmento STAR

Generalfinance S.p.A sbarca ufficialmente a Piazza Affari. Questa mattina infatti, nella sede della Borsa ItalianaMassimo Gianolli, CEO di Generalfinance, ha infatti suonato il gong, dando ufficialmente il via alla negoziazione delle proprie azioni ordinarie sul mercato Euronext Milan, segmento STAR. In fase di collocamento sono stati raccolti complessivamente, tra Società e azionista venditore, €35,4 milioni, escludendo il potenziale esercizio dell’opzione greenshoe. In caso di integrale esercizio della greenshoe, l’importo complessivo raccolto sarà di € 38,9 milioni. Il flottante al momento dell’ammissione è del 37,63% (tenuto conto delle azioni a servizio della greenshoe) e la capitalizzazione di mercato al prezzo di IPO è pari a €91 milioni.

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Nell’ambito dell’IPO hanno agito, in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner Banca Akros S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A.-IMI Corporate and Investment Banking, e Ceresio SIM S.p.A. e Invest Italy SIM S.p.A.in qualità di Co-Lead Manager. Banca Akros S.p.A. agisce inoltre in qualità di sponsor ai fini della Quotazione. In caso di quotazione sul Segmento Euronext STAR Milan, Intesa Sanpaolo S.p.A.-IMI Corporate and Investment Banking agirà inoltre in qualità di specialista delle Azioni. I consulenti legali incaricati dalla Società sono Bonelli Erede, per gli aspetti di diritto italiano, e DLA Piper per gli aspetti di diritto statunitense e inglese. Linklaters agisce in qualità di consulente legale per i Joint Global Coordinator e i Co-Lead Manager. Grimaldi Studio Legale agisce in qualità di consulente legale dell’azionista GGH.

L'intervista di Affaritaliani.it a Massimo Gianolli, CEO di Generalfinance S.p.A

 

"Il progetto ha radici profonde. Crediamo nella Borsa, crediamo nell’operazione che abbiamo fatto oggi, nel nostro metodo di capitale che ci permette di scrivere un nuovo futuro e di pensare a una crescita importante e di supportarla attraverso l’IPO. Credo che questo giorno sia la consacrazione del lavoro fatto con il mio team e credo porterà quest’azienda a progettare i prossimi quarant’anni”, ha raccontato poco prima di suonare il gong a Palazzo Mezzanotte, Massimo Gianolli, CEO di Generalfinance S.p.A. “L’interesse da parte degli investitori", aggiunge, "sicuramente c’è ed è sufficiente vedere i numeri degli ordini arrivati. Sono felice di questo perché vuol dire che il mercato ha recepito molto positivamente Generalfinance e in questo momento ha capito che la nostra attività è anticiclica ma soprattutto ha letto la storia, la capacità di questo team di saper superare le crisi. Credo che anche l’esperienza aiuti, e quella a cui abbiamo potuto attingere per superare la crisi è un elemento importante”.

Riguardo ai futuri percorsi di crescita e svilippo, Gianolli dichiara: “La nostra azienda è un’azienda che si occupa di dare credito alle imprese, il credito viene dato immediatamente, l’aumento di capitale ci permette di aumentare i reshore patrimoniali, attraverso questi possiamo attrarre nuovo funding a condizione più vantaggiosa e tutta questa liquidità servirà per supportare e far crescere Generalfinance nell’alveo di quanto abbiamo fatto in questi quarant’anni e ovviamente sarà tutta liquidità a vantaggio delle imprese italiane”. Per quanto riguarda l'assetto interno di Generalfinance, spiega: “Ci sono dei nuovi ingressi: confermato il presidente Maurizio Dallocchio, il consigliere Leonardo Etro, il CEO sottoscritto e molti ingressi tra donne e uomini. uno fra tutti Mauro Selvetti come Vicepresidente, che torna con noi dopo l’ingresso di Creva nel nostro capitale di qualche anno fa”.

Il commento ad Affaritaliani.it di Alessandro Santini, Head of Corporate & Investment Banking, Ceresio Investors

Alessandro Santini, Head of Corporate & Investment Banking, Ceresio Investors ha spiegato: "Seguo la Generalfinance e l’azionista Massimo Gianolli da 16 anni, vantando così una lunga amicizia e la conoscenza profonda della Generalfinance. Conoscendo molto bene l’azienda è stato molto facile decidere di investire sia Banca del Ceresio come proprietà e attraverso un veicolo creato ad hoc per l’operazione investment club, dove hanno sottoscritto i nostri principali clienti partner. La soddifazione è tanta perché credo fortemente nell’azienda, nello sviluppo del Piano Industriale che ci sarà nei prossimi 3-5 anni. In un momento così incerto, molto difficile, perché oggi di quotazioni non se ne sente parlare, quello di oggi assume un significato importante, un traguardo significativo e complesso perché solo fino a poche settimane fa c’era incertezza su questa scelta, dovuta ai mercati turbolenti e borsistici italiani e mondiali".

"La determinazione di Gianolli e dell’azionista di maggioranza ma anche di Credit Agricòle che l’ha accompagnato in questa scelta, ha permesso di arrivare a questo traguardo. Allo stesso modo gli advisor che l’hanno seguito", prosegue Santini, "lo hanno accompagnato  con determinazione e ci hanno sempre creduto, in primis Ceresio che ha dato il commitment su quest’operazione, sia nel seguirla come lead manager, sia nell’investire in questo progetto dal giorno zero indipendentemente dalle turbolenze dei mercati borsistici. Ceresio ha sempre detto all’inizio che era investitore con un ticket estremamente importante e avrebbe agito come ancora investor dell’operazione".

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