Tim, l’offerta di Kkr sul tavolo del Cda. I dipendenti: “Serve coraggio"

In programma una nuova riunione del Cda per l'esame dell'offerta vincolante avanzata dal fondo Kkr

di Redazione Economia
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Tim, l’offerta vincolante del fondo Kkr sul tavolo del Cda

E' stata una riunione fiume quella del consiglio di amministrazione di Tim, chiamato ad esaminare l'offerta vincolante presentata da Kkr per l'acquisizione della rete. Iniziata alle 14 di ieri, il consiglio si aggiornerà ad oggi pomeriggio, sempre alle 14. Una variazione, questa, rispetto alla tabella di marcia di questo lungo week end. Oggi, dunque, ci sarà un aggiornamento in sede formale del cda che sarà seguito dalla sessione di induction, cioè un momento di confronto informale interno con il management, il cfo e le strutture aziendali.

Ieri, secondo quanto s'apprende, l'esame del dossier si è focalizzato sugli studi portati dagli advisor in tema di congruità dell'offerta rispetto al valore degli asset e sulla sostenibilità dell'assetto che comporterà la cessione della rete e, cioè, il futuro di ServiceCo. E' stato lungo e approfondito esame, che ha di fatto assorbito i lavori di ieri fino a tarda sera. Verranno, quindi, affrontate oggi le altre cruciali tematiche di profilo legale su quale organo sociale sia competente a deliberare.

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L’offerta di Kkr scadrà l’8 novembre, giorno in cui il gruppo approverà i conti dei primi 9 mesi dell’anno, anche se un rinvio alla prossima settimana della decisione sembra scongiurato.

Tim: Cnq, non serve conflitto, non sprecare momento giusto

"Il nostro appello va anche e soprattutto agli azionisti di Tim: non servono scontri e confitti che non fanno altro che danneggiare la società e frenare il suo sviluppo. Bisogna essere uniti e lo diciamo da azionisti oltre che come rappresentanti dei Quadri e delle Alte Professionalitá di questo Gruppo". Lo dice Mauro Martinez, presidente di Cnq, l'Associazione dei quadri e delle alte professionalità del gruppo Telecom Italia, in merito al dossier Netco. "Dobbiamo traguardare insieme - aggiunge - gli obiettivi che ci siamo dati, perchè non siamo mai stati così vicini a risolvere il problema di un debito caricato su questa azienda da scalate dei cosiddetti 'capitani coraggiosi' e certo non generato dalle operazioni del management che dopo anni finalmente sta portando l'azienda vicino all'obiettivo della sua riduzione. Questo è il momento giusto e sprecarlo sarebbe gravissimo”.

Tim: NoiD, tutti si assumano responsabilità, è tempo di decidere

"Il piano è stato approvato nel 2022 da tutto il Consiglio, dentro c'era anche Vivendi. Non è il piano di Labriola e non deve essere considerato un fatto personale perché è il frutto delle analisi di gran parte del management di Tim che conosce bene il mercato delle Tlc e sa ciò che è realizzabile e ciò che non lo è. Considerato che tutti gli elementi sono sul tavolo e che sono stati condivisi mano mano che sono stati arricchiti di dettagli, ora è tempo di decidere, evitando di far accadere quello che avviene tipicamente in Italia, ossia che le decisioni devono essere prese dai giudici". Lo dice Cristina Carollo, presidente NoiD Telecom. "Ci aspettiamo - aggiunge - che tutti i decisori, consiglieri ed eventualmente gli azionisti si assumano la responsabilità delle loro azioni pensando alle conseguenze che hanno sul titolo, sull'occupazione, sui piani di sviluppo di Tim".

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