Tim, Pietro Labriola nominato amministratore delegato

Pietro Labriola, direttore generale di Tim, è stato cooptato in cda e nominato amministratore delegato del gruppo

Economia
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Pietro Labriola è il nuovo amministratore delegato di Tim

Notizia scontata, ma pur sempre una notizia: Pietro Labriola è il nuovo amministratore delegato di Tim. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al dossier, la nomina di Labriola alla guida della compagnia telefonica è stata approvata con il voto unanime da parte dei consiglieri nel corso del consiglio di amministrazione odierno.

Il 26 novembre scorso l'ex Ceo Luigi Gubitosi aveva rimesso le deleghe (ne abbiamo scritto qui), passate ad interim al presidente Salvatore Rossi. Mentre quelle operative, da direttore generale, erano andate a Pietro Labriola. Nato ad Altamura il 1 ottobre 1967, Labriola è entrato nel gruppo Telecom Italia nel 2001. Dal 3 aprile 2019 è amministratore delegato di Tim Brasil, società nella quale aveva assunto la carica di chief operating officer nel 2015.

Confermato Labriola al comando della compagnia telefonica, ora i riflettori rimangono puntati sul piano industriale che prevede la scissione di Tim in due (rete e servizi). Il 26 gennaio ci sarà una riunione per approvare le linee guida, mentre la versione ufficiale verrà definita entro i primi di marzo. L'attenzione rimane alta anche relativamente alla questione Kkr: l'eventuale Opa del fondo americano è ancora in corso di valutazione. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante una conferenza stampa alla Camera con Matteo Salvini, qualche giorno fa, toccando il tema Tim, ha ribadito: “Da un lato rispettiamo il mercato, dall’altro lato, il governo intende in qualche modo tutelare quelli che sono gli asset strategici. E quindi, in questo senso, qualsiasi Opa che verrà fatta, in qualche modo deve tenere in considerazione che, come più volte ho ribadito, c’è un perimetro entro il quale non credo che lo Stato possa rinunciare a forme di controllo”.

Kkr è infatti in cerca di alleati. Nelle ultime settimane, tra i nomi interessati alla partita delle Tlc italiana è spuntato sia quello del fondo inglese di private equity Cvc Capital Partner che Pif, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita a cui fa capo il principe ereditario Mohammed Bin Salman (ne abbiamo scritto qui). Intanto, rimangono in allerta anche i sindacati: da segnare in agenda c'è il 25 gennaio, giorno del nuovo incontro con i vertici dell’azienda. 

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