Top Manager Reputation: Descalzi vola al primo posto, poi Starace e Messina

I tavoli che scottano sono quelli dell'energia. L’indagine di Reputation Science sulla reputazione online dei top manager

(Fonte immagine: La Presse) 
Economia
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Top Manager Reputation, cambio al vertice: Messina di Intesa scende di due posizioni, recupera Descalzi di Eni 

Mentre la guerra in Ucraina non arresta la sua corsa, il ruolo dei top manager si estende e fortifica: il loro agire non è più solo economico, bensì formativo e culturale. Dirigenti di grandi colossi energetici o bancari, hanno il compito e (dovere) di prendere posizione anche su temi sociali, o di trovarsi a gestire, in prima linea, partite politiche. 

In questo clima, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, nella classifica top manager reputation, stilata dall'Osservatorio permanente di Reputation Science, che analizza e mette in fila i consensi online dei vertici delle aziende attive in Italia, sale così in prima posizione con oltre 80 punti. A seguire Francesco Starace, numero uno del colosso energetico Enel, ottiene 78.51 punti. Completa infine il podio il Ceo di Banca Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, sotto di un solo punto a 77.48. 

Il balzo di Descalzi in prima posizione è dettato principalmente dall’intensificarsi dei colloqui a tema energia tra Italia e Paesi alleati. Il numero uno di Eni si è infatti recato in Africa al fianco del Presidente del Consiglio Mario Draghi e del Ministro Luigi Di Maio. Rappresentava l’Italia nei negoziati sulle forniture e sulla produzione di gas negli anni a venire, settore chiave per l’Italia.

Così come fondamentale è il tema della nostra dipendenza dalla Russia, argomento sul quale si è espresso Francesco Starace: le sue parole all’Europa sulle fonti di approvvigionamento e sulle rinnovabili ribadiscono uno standing internazionale costruito nel tempo.

I top manager italiani, in un contesto globale fragile e segnato dalla crisi, emergono sempre più. Si prenda ad esempio Carlo Messina (77.48): l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo ha siglato con l’Agenzia Onu per i rifugiati due accordi per aiutare la popolazione Ucraina, per i quali è stato ringraziato dall’Alto commissario Unhcr.

In crescita Stefano Antonio Donnarumma (76.89), che ha presentato i risultati 2021 e ribadito l’impegno di Terna sulle rinnovabili, quinto Matteo Del Fante (76.55) di Poste Italiane. Sale John Elkann (73.99), primo tra i rappresentanti del settore Industria, che nella lettera agli azionisti Exor ha messo l’accento sulle potenzialità del nucleare, “fondamentale per affrontare la sfida di ridurre la scarsità energetica": ancora una volta il tema dell’energia. Renato Mazzoncini (71.28) di A2A è settimo.

Dietro di lui si confermano i primi cinque protagonisti del cluster Fashion: gli stilisti Giorgio Armani (68.96) e Brunello Cucinelli (66.68), Leonardo Del Vecchio (66.57) di Luxottica, Renzo Rosso (61.79) di OTB e Remo Ruffini (60.96) di Moncler. Stabile Urbano Cairo (60.76), cresce Alessandro Benetton (59.62): il presidente di Edizione, tra l’Opa su Atlantia e la questione Generali, si conferma tra i più attivi del settore Finance. Il CEO in uscita di Snam Marco Alverà è 15° (59.57).

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