Bruxelles, il piano di emergenza. I cittadini Ue vanno "preparati alla guerra"

I 27 Paesi più l'Ucraina, con Zelensky in collegamento, pianificano tempi complicati. A Bruxelles si parla di un ampliamento dello sforzo bellico

di Redazione Esteri
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Consiglio Ue, il piano di emergenza per la guerra spaventa. Ma i 27 Paesi ne parlano

Il Consiglio Europeo di Bruxelles che si apre oggi rischia di diventare un vero e proprio Consiglio di guerra. L'ordine del giorno parla chiaro e la presenza in videoconferenza del presidente ucraino Zelensky rappresenta un ulteriore segnale. La bozza del testo conclusivo, infatti, - si legge su Il Fatto Quotidiano - propone alla Commissione "azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell'Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”. Pronti alla guerra, dunque, nonostante alcuni distinguo come quello dell'alto rappresentante Borrell: "Non bisogna impaurire la gente inutilmente, la guerra non è imminente in Europa".

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Ma in un Consiglio in cui all’ordine del giorno c’è la necessità "imperativa" di una "preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata", come recita la bozza preparatoria non modificata sostanzialmente in serata, e in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video è sembrato il 28° leader, la strada sembra andare proprio in direzione di una guerra estesa. Tanto che - prosegue Il Fatto - il discorso, molto perentorio ed esigente del presidente ucraino, si è sovrapposto al tono di questo Consiglio incentrato sull’ampliamento dello sforzo bellico sia in termini di produzione militare sia di aiuti all'Ucraina. Che, ha ricordato il capo della diplomazia europea Josep Borrell, nel corso del 2023 sono passati dai 28 miliardi previsti a 31 e ne prevede altri 20 nel 2024.