Crisi Ucraina, Di Maio: “Italia convinta su sanzioni”. Kiev: pronti a guerra

I carri armati russi entrano nel Donbass. Uccisi due soldati ucraini: Borrell: l'Ue voterà sanzioni pesanti compattamente

Vladimir Putin Luigi Di Maio
Esteri
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Crisi Ucraina, Zelensky: “La Russia viola l'integrità territoriale. Non cederemo niente a nessuno”

La crisi in Ucraina e la mossa del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere le repubbliche separatiste infervora gli animi delle cariche politiche europee e di Kiev, che si preparano in modo compatto a votare sanzioni punitive contro Mosca. Due militari ucraini sono stati uccisi e altri 12 sono rimasti feriti sulla linea di contatto nel Donbass. Lo riferisce la Tass, citando il quartier generale dell'operazione militare di Kiev nel Donbass mentre la Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato dal Cremlino con le due repubbliche separatiste orientali ucraine, riconosciute ieri dal presidente, Vladimir Putin.

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky da parte sua parlando alla nazione nella notte ha accusato la Russia di violare l'integrità territoriale del suo Paese riconoscendo l'indipendenza delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. "Tutta la responsabilità per le conseguenze di una tale decisione è della leadership russa", aggiungendo che gli ucraini sono "sulla loro terra", e non hanno "paura di niente e nessuno" e non cederanno "un solo pezzo del Paese".

Parole potenti che arrivano dopo il tweet del ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov che all'indomani della decisione di Mosca di riconoscere l'indipendenza del Donbass su Twitter ha scritto: “Rimaniamo fiduciosi e calmi. Siamo pronti e in grado di difendere noi stessi e la nostra sovranita”. Un atto con il quale il "Cremlino ha riconosciuto la sua aggressione nei confronti dell'Ucraina".



Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che Kiev non prenderà in considerazione la richiesta delle due repubbliche separatiste di ritirare le truppe dalle regioni del Donbass controllate da Kiev. "Non comunichiamo con loro. Non capiamo chi sono", ha detto, citato dalla Tass.

Kiev di conseguenza invoca "severe sanzioni" contro la Russia. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, nel corso della sua visita a Washington ha emanato una nota in cui ribadisce che sta operando con gli alleati occidentali di Kiev "per imporre severe sanzioni a carico della Federazione Russa".

Lo scenario è infatti sempre più teso e l'Europa si prepara a reagire.  Dopo il riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche secessioniste di Donetsk e Luhansk, "è evidente che prenderemo l'iniziativa di adottare delle sanzioni e ci riuniremo, al di là del forum sull'Indo-Pacifico che si tiene stamani, questo pomeriggio con i colleghi europei per decidere insieme le misure da adottare”, ha annunciato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian da Parigi.

Nella capitale francese è in corso un forum dedicato all'area dell'Indo-Pacifico, cui partecipa anche l'Alto Rappresentante Josep Borrell. Il riconoscimento delle due repubbliche, aggiunge, costituisce "una rinuncia agli accordi di Minsk. La situazione è molto grave". L'Ue dimostrerà "fermezza", perché si tratta di un'"azione inaccettabile della Russia".  Le Drian si aspetta che gli europei oggi dimostreranno "unità" sulle sanzioni.

= Ucraina: Kiev, due soldati uccisi e 12 feriti nel Donbass =

 


= Ucraina: Duma russa approva trattati con separatisti =


La Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato dal Cremlino con le due repubbliche separatiste orientali ucraine, riconosciute ieri dal presidente, Vladimir Putin.



== Ucraina: Zelensky, non ritiriamo truppe dal Donbass

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che Kiev non prenderà in considerazione la richiesta delle due repubbliche separatiste di ritirare le truppe dalle regioni del Donbass controllate da Kiev. "Non comunichiamo con loro. Non capiamo chi sono", ha detto, citato dalla Tass.

(Seguono le dichiarazioni dell'Alto rappresentate dell'Ue per la politica estera Joseph Borrell...) 

Crisi Ucraina, Borrell: “Oggi pomeriggio adottiamo le sanzioni”

La conferma sulla posizione dell'Europa arriva direttamente dall'Alto rappresentate dell'Ue per la politica estera. "Le truppe russe sono entrate nel Donbass. Noi consideriamo il Donbass parte dell'Ucraina. Quindi certamente con l'ingresso delle truppe russe nel Donbass, non darei che sia un'invasione totale ma le truppe russe sono sul suolo ucraino", ha chiarito Josep Borrell al suo arrivo a Parigi dopo aver convocato il Consiglio Affari esteri d'urgenza. L'Unione europea deciderà infatti oggi in merito alle prime sanzioni contro la Russia. 

"Questa mattina stiamo già lavorando per preparare il testo e questo pomeriggio il Consiglio decidera' sulle sanzioni che andremo ad adottare. Dobbiamo agire molto rapidamente e questo significa questo pomeriggio, qui a Parigi" ha detto indicando di ritenere che tali sanzioni saranno adottate "all'unanimita'".

Non si tratta in questa fase di 'un'invasione su larga scala, ma le truppe russe sono entrate in territorio ucraino', nel Donbass, ha sottolineato Borrell. L'Ue aveva avvertito lunedi' sera che avrebbe adottato sanzioni contro la Russia se Mosca avesse riconosciuto l'indipendenza delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, regioni separatiste ucraine filo-russe. "Abbiamo un pacchetto. Ci sono diverse misure e il grado della loro attuazione dipende dal livello di aggressione", ha affermato Josep Borrell.

(Seguono le sanzioni economiche di Londra...) 

Ucraina, Londra prepara sanzioni economiche che "colpiranno duramente la Russia"

Reazioni alla crisi in Ucraina arrivano direttamente anche dal primo ministro britannico Boris Johnson. “Il presidente russo Vladimir Putin ha intenzione di portare avanti 'un'invasione su larga scala", ha detto  Johnson durante la riunione di emergenza del comitato Cobra convocato questa mattina parlando di ''comportamento irrazionale russo''.

"Temo che abbiamo tutte le prove del fatto che il presidente Putin sia davvero deciso a condurre un'invasione su vasta scala dell'Ucraina, alla sottomissione di un paese europeo indipendente e sovrano e penso, voglio essere assolutamente chiaro, che sarà totalmente catastrofico", ha detto Johnson.

Da parte sua il Regno Unito annuncerà oggi "una prima serie" di sanzioni economiche che "colpiranno duramente la Russia" dopo il riconoscimento dell'indipendenza delle regioni separatiste in Ucraina e altre ne seguiranno "in caso di invasione", ha affermato il premier Boris Johnson al termine di una riunione di crisi a Downing Street. Il primo ministro britannico ha indicato che nel corso della giornata saranno state presentate sanzioni al Parlamento, contro entita' non solo specifiche ma anche contro "i piu' forti interessi russi possibili".

"Colpiremo la Russia molto duramente e faremo molto di piu' se ci sara' un'invasione. Voglio sottolineare che questo e' solo il primo round di sanzioni economiche britanniche contro la Russia perche' temo che ci si possa aspettare un comportamento piu' irrazionale dalla Russia", ha affermato. Secondo Johnson, il presidente russo Vladimir Putin e' "determinato a effettuare un'invasione su vasta scala dell'Ucraina" dopo aver riconosciuto l'indipendenza delle due regioni separatiste filo-russe di Donetsk e Lugansk.

(Seguono le dichiarazioni del ministro degli Esteri Di Maio...) 

Crisi Ucriana, Di Maio: “Italia convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni”

Anche l'Italia si allinea alle posizioni dell'Europa. "Il riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate del Donbass" da parte della Russia " è inaccettabile". L'Italia è "assolutamente convita nel procedere sulla strada delle sanzioni", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Parigi per il consiglio europeo dei ministri degli affari esteri "in cui daremo l'ok politico - ha detto - alle sanzioni nei confronti della Russia".

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