Sanremo, Fuortes: "Escludere Zelensky? Una forzatura. Io in Rai fino al 2024"

L'amministratore delegato della tv pubblica: "Con l’attuale governo il dialogo è costruttivo"

Carlo Fuortes, Ad Rai
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Rai, Fuortes: "Sì a Zelensky a Sanremo, per l'azienda serve un dialogo con la politica"

"La guerra in Ucraina ha avuto un’importanza così grande nelle nostre vite dell’ultimo anno che la forzatura sarebbe escluderla. La direzione del festival è in contatto con lo staff del presidente Zelensky per definire le modalità del suo intervento". Lo dichiara Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, in un'intervista a Repubblica. 

Fuortes tesse le lodi del festival: "È evidente che Sanremo, soprattutto lo scorso anno, sia riuscito a parlare a tutto il Paese. Il miracolo è stato quello di una vera e propria rinascita e molti dei meriti sono di Amadeus che è riuscito a compiere scelte musicali giuste e ad allargare enormemente l’interesse attorno al festival anche toccando temi sociali, politici e culturali rilevanti".

Fuortes dice a Repubblica sul suo ruolo che "il cda in carica scade nel luglio 2024, credo che il lavoro fatto possa essere completato. Vanno definiti il nuovo piano industriale e il nuovo contratto di servizio. Dirigo un’azienda di servizio pubblico la cui governance è pubblica e deve avere un rapporto con le istituzioni. Con l’attuale governo il dialogo è del tutto costruttivo".

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